APPELLO
Per un progetto di città eco-sostenibile serve avviare con urgenza l’adozione di una Variante al Piano degli Interventi per contenere il consumo di suolo e il depauperamento del patrimonio urbano esistente. Una Variante che, in una visione a scala territoriale delle problematiche urbane, sia in grado di rileggere e ripensare la città partendo dal ruolo vitale, a fini ecosistemici e sociali, del territorio inedificato, degli spazi aperti, delle infrastrutture verdi e delle aree boscate, dell’agricoltura urbana e periurbana, delle periferie storiche come patrimonio urbano di valore.
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la costruzione di una rete ecologica;
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la formazione di un organico sistema del verde e degli spazi aperti;
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la promozione dell’agricoltura urbana e periurbana attraverso la formazione del Parco AgroPaesaggistico Metropolitano e il sostegno al biologico
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la riqualificazione ecologica e sociale delle periferie storiche;
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l’individuazione degli interventi necessari per ridurre i rischi connessi ai cambiamenti climatici e all’inquinamento.
Per questo chiediamo inoltre che il Comune si attivi – attraverso l’acquisizione diretta delle aree, la permuta di beni immobili o altri strumenti di compensazione – per scongiurare l’edificazione, anche in quei brani strategici della rete ecologica cittadina già sottoposti a Piano Urbanistico convenzionato, come ad esempio in parte dei terreni agricoli del Basso Isonzo.
Sigle aderenti
Legambiente Padova / Italia Nostra / Aiab Veneto / Cooperativa El Tamiso / Slow Food Padova / PaAM – Ass. Parco Agropaesaggistico Metropolitano di Padova / Beati i costruttori di pace / Cgil Padova / Fillea Cgil / Comitato Difesa Alberi e Territorio / Ca’ Sana / coop. I dodici mesi – Osteria di Fuori Porta / residenti “Padova zona Nazareth” / Sacro Cuore PACTA / Rete Arcella Viva / Circolo Wigwam Il Presidio / Rete Architetti Città Amica / Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova / Comitato Iris / Comitato Vivere Bene a S. Bellino / CheAriaRespiriamo / Lipu Padova / Associazione per la Pace / ACS – Associazione di Cooperazione e Solidarietà / Associazione Tutela Ambiente e Salute Padova / Le terre del fiume / Amissi del Piovego / A.P.P.L.E. / Git Banca Etica di Padova / Lav Padova / FAI Padova / Gruppo Scout Pablo Neruda / Comitato Noi, la Terra, un Bene Comune / GasparOrto / Comitato Mura di Padova / ISDE Medici per l’Ambiente – Padova / Associazione Studenti Universitari – ASU Padova / Il Sindacato degli Studenti – LINK Padova / Cosepbio / INBAR – Istituto Nazionale di BioARchitettura
Prosegue la raccolta di adesioni all’appello: è possibile scrivere a circolo[et]legambientepadova.it o telefonare al 348.9877760
15/06/2017 – La Giunta regionale ha definitivamente approvato la quantità massima di consumo di suolo: Per Padova meno di 40 ettari. Una riduzione impressionante che costringerà il Comune a rivedere in modo drastico la propria programmazione urbanistica. A questo scopo proponiamo al Comune di estendere la sospensione dei piani urbanistici anche a quelli già delimitati e approvati e non solo a quelli non avviati. Clicca qui per approfondire.
25/03/2018 – Nasce un bosco al Basso Isonzo. Un’occasione da non perdere per la Stop al cemento e la Riconversione ecologica di Padova.
Ti aspettiamo, in particolare per la giornata di domenica 25 marzo a cui parteciperanno diverse sigle firmatarie dell’appello.
Scarica il volantino
18/01/2017 – Una prima risposta all’appello, dal Vicesindaco Arturo Lorenzoni: “Un ampio gruppo di associazioni padovane ha lanciato un appello all’Amministrazione per il contenimento del consumo di suolo. La richiesta delle associazioni è comprensibile e coerente con il nostro programma. Ci stiamo adoperando proprio per andare nella direzione suggerita. Stiamo lavorando alle permute e alla conservazione del verde e studiando come mettere mano al Piano degli Interventi
18/01/207 – L’Appello per la riconversione ecologica di Padova spiegato sulla newsletter Ecopolis: “Legambiente e più di venti altre sigle ed associazioni lanciano la sfida all’Amministrazione: riqualificazione delle periferie storiche, costruzione di una rete ecologica, promozione dei prodotti alimentari locali di qualità e la creazione del Parco Agropaesaggistico Metropolitano (continua…) “