Tagli ai trasporti, servono risposte e fatti

La legge Finanziaria approvata il 14 settembre 2011 ha prodotto una nuova raffica di tagli del finanziamento del trasporto pubblico locale che avranno effetti dal 1 gennaio 2012. Si tratta di un taglio complessivo di:

– 1.315 milioni di euro per il servizio ferroviario su un totale anno 2011 di 1.942 milioni di euro;

– 1.295 milioni di euro per il servizio di trasporto pubblico locale delegato alle Regioni su un finanziamento totale inferiore ai 5 miliardi di euro.

Questo taglio è calcolato senza tenere conto della ulteriore sforbiciata che riguarda la spesa del Ministero dei Trasporti, per la quale il Ministro dell’Economia non ha ancora prodotto la tabella di riparto anno 2012; dell’approfondimento relativo a 409 milioni di euro di tagli da evitare per il 2012 tra FS e Ministero dell’Economia; e dei probabili tagli che saranno agiti dalle Autonomie locali: Regioni, Province, Comuni) come diretta conseguenza della riduzione di trasferimenti statali.

Dal 1997 il sistema di trasporto pubblico si regge su un patto sociale ed economico che prevede una precisa ripartizione dei costi (almeno il 35% da tariffe, il restante da finanziamento istituzionale). Da sempre le nostre aziende hanno un capacità di introiti in linea con questi obiettivi. Se le dimensioni della riduzione del finanziamento statale sono di questa portata, senza compensazioni, qualsiasi ipotesi di intervento complementare o alternativo è impraticabile.

Nel 2011 in questa Regione si è sopportato la sottrazione di bus, vaporetti e treni per circa il 12%. Si è operato ulteriori tagli delle corse negli orari di morbida e sui mezzi e orari meno trafficati dagli utenti, per cui i bus oggi sono sovraffollati ed in costante ritardo.

Si è messo in campo un aumento delle tariffe e infine recuperi di produttività aziendali attraverso un maggiore sfruttamento del rapporto orario di lavoro/ tempi di guida.

Queste leve non si possono usare all’infinito senza decretare la morte del servizio!

Riteniamo che si debbano recuperare risorse per il servizio, di sprono a un riordino efficace del settore. Il riordino è una necessità almeno pari al recupero delle risorse. Significa:

– potenziamento del trasporto pubblico locale,

– meno smog e maggiore qualità della vita,

– aziende più grandi, integrazione modalità di trasporto (ferro e gomma) e rete (urbano ed extraurbano)

– economie di scala e sviluppo delle sinergie,

– gara regionale unica, o interprovinciali

– aumento della velocità commerciale, corsie riservate e in sede protetta per il servizio di trasporto pubblico, revisione e sviluppo della rete dei servizi minimi, avvio del SFMR.

Le responsabilità della Regione sono gravi. L’assestamento di bilancio 2011, che doveva garantire alle aziende ed enti, non meno di 10 milioni di euro continua ad essere rinviato. Il riordino di sistema non è nemmeno nella agenda politica.

Il Veneto ha partecipato alla manifestazione delle Regioni del 15 settembre 2011, ma da solo questo atto non basta! Serve fare di più e serve farlo in maniera tempestiva con un programma di riordino industriale del sistema della mobilità Veneto da far accettare al Governo, per evitarci una situazione sempre più insostenibile sul versante servizi, occupazione, tariffe.

Senza azioni immediate, decise e chiare della Regione su finanziamenti e riordino le aziende, e gli Enti affidanti, che hanno temporeggiato questi mesi, moduleranno una nuova raffica di aumenti delle tariffe e di nuovi tagli del servizio da gennaio 2012.

Per noi significa servizi più cari, meno frequenti, qualitativamente più modesti. Il rischio è che se si riduce il servizio sociale non è sostenibile, e difficilmente praticabile uno analogo sviluppo del servizio commerciale. Nel trasporto gli utenti, solitamente fasce deboli della popolazione, non possono pagare l’intero costo del trasporto.

Se il perimetro delle attività si riduce si riduce parallelamente pure gli occupati.

No, noi non ci stiamo. Non è possibile sopportare oltre questa colpevole latitanza e silenzio!

Segreterie Regionali FILT CGIL FIT UIL UGL TRASPORTI FAISA CISAL FAST ORSA