I dati sull’inquinamento da Ozono diffusi oggi dall’Agenzia europea dell’ambiente, che vedono Padova maglia nera in Europa, con 104 giorni di superamenti del limite di legge per la protezione per la salute nel 2011, erano stati puntualmente diffusi da Legambiente Padova l’anno stesso. A dichiararlo è Lucio Passi, Portavoce Legambiente Padova. Ma non è andata molto meglio nel 2012 in cui si sono verificati 90 giorni di superamento del limite dell’ozono. E’ ormai assodato che vanno tenuti in grande considerazione i danni sul lungo periodo provocati da ripetuti superamenti del citato limite di legge. Nei bambini possono portare ad una riduzione della funzione polmonare e negli adulti accelerano il naturale processo d’invecchiamento della funzione polmonare.
L’eccessivo smog a Padova è un problema cronico, causato dal massiccio traffico veicolare. L’Amministrazione comunale – continua Passi- non può continuare a procrastinare serie misure strutturali e permanenti di contrasto a traffico e smog. Bisogna iniziare a lavorare almeno sul controllo e moderazione del traffico in entrata in città (250mila spostamenti al giorno): questo si può fare con l’Ecopass o con il sistema dei crediti degli accessi: un monte-accessi gratuiti alla città, superato il quale il “cityuser” deve scegliere se usare mezzi sostenibili (bicicletta, trasporto pubblico, carpooling, carsharing ecc.) o comprare nuovi accessi, che finanzieranno il potenziamento della rete dei trasporti alternativi. Si abbassi inoltre il limite di velocità a 30km orari in tutta la città per garantire maggiore sicurezza a pedoni e ciclisti, incentivando così spostamenti senz’auto per i percorsi urbani.”