BICICLETTATA CONTRO I CENTRI COMMERCIALI CHE SOFFOCANO LE VILLE VENETE DOMENICA 19 MAGGIO

Legambiente, Ascom Cia – Confederazione Italiana Agricoltura, WWF, Italia Nostra, Bio Rekk, la Biolca, Fiab – Amici della Bicicletta, CittaePartecipazione, Lo squero, Circolo Wigwam il Presidio, Circolo La Vespa di Battaglia, Comitato Giarre di Abano, organizzano per Domenica 19 maggio una biciclettata che toccherà, lungo l’itinerario ciclabile del canale Battaglia, alcune ville minacciate da grandi progetti di edificazione. In particolare Villa Sgaravatti e i progetti di edificazione ai confini, Ca’ Mocenigo e il progetto di centro commerciale di Giarre, il castello del Catajo (aperto appositamente e gratuitamente per i partecipanti alla biciclettata), villa Dolfin e il progetto del centro commerciale di Due Carrare, il parco Inps di battaglia terme e le acque e i veleni della C.& C. Alcuni esperti illustreranno le varie situazioni.

Partenza da Padova alle 10.45 dal Parco degli Ulivi di Gerusalemme in via Caserta e ritorno per ore 16. Si consiglia ai partecipanti di portarsi il pranzo al sacco.

L’indice padovano degli insediamenti della grande distribuzione è quasi il triplo, in termini di superficie, rispetto agli standard europei ed ogni giorno nei centri urbani decine di piccoli e medi negozi sono costretti a chiudere. Eppure si continuano a realizzare nuovi mega centri commerciali che, consentiti da varianti urbanistiche, quasi sempre si collocano in luoghi estremamente sensibili da un punto di vista paesaggistico ed ambientale.

E’ questo ad esempio il caso del nuovo centro commerciale previsto dal Comune di Abano ai confini del complesso monumentale di Ca’ Mocenigo. Più clamoroso è il caso del centro commerciale progettato nel territorio del Comune di Due Carrare. Un ecomostro, lungo 290 metri, con una superficie coperta di quasi 3 ettari e con parcheggi scoperti per 800 posti auto. Il nuovo insediamento cementifica irreversibilmente terreni utilizzati a fini agricoli, ma soprattutto deturpa il contesto di due tra i più importanti complessi monumentali del Veneto: il Castello del Catajo e Villa Dolfin.Delle 3.782 ville venete costruite tra il Seicento ed il Settecento, solo il 22% si può considerare ancora inserite in un contesto pienamente agricolo. Enti locali e Regione non possono restare indifferenti di fronte a tanto scempio perché l’alluvionamento urbanistico non deriva da una ineluttabile calamità naturale, bensì da precise scelte di pianificazione e programmazione territoriale.