“STOP AL CEMENTO ” 100.000 METRI CUI IN ZONA A RISCHIO ALLAGAMENTI
SOLO A FORCELLINI E TERRANEGRA.
Raccolti intanto 5.000 € contro il Piano approvato in zona Iris.
Già raccolti 5.000 € a sostegno del ricorso al TAR presentato da Legambiente ed alcuni residenti contro la cementificazione in quel che resta del cuneo verde Forcellini, alla destra del parco Iris. “Un risultato che speriamo possa crescere ulteriormente – commenta Andrea Ragona, Presidente dell’associazione ambientalista – grazie all’appoggio di associazioni, comitati e cittadini che decideranno di contribuire alla campagna Salva il verde rappresentata dal simbolo della tartaruga Iris, divenuta bandiera della lotta al consumo di suolo in una città tra le più sature di cemento a livello nazionale.”
Il ricorso al TAR denuncia l’illegittimità di un Piano da 25.000 metri cubi approvato dal Comune di Padova nonostante le diverse criticità segnalate, come ad esempio le strade previste sui terreni che dovrebbero servire all’ampliamento del parco, o i nuovi edifici della Scuola d’Inglese senza l’aumento di posti auto ad uso pubblico nelle vicinanze, come sarebbe richiesto dalla legge.
“Al tempo stesso questo ricorso rappresenta la determinazione di molti cittadini nel contrastare l’aumento di traffico, del rischio allagamenti e soprattutto l’erosione del poco verde rimasto, frutto di una politica del mattone che per troppo tempo ha condizionato lo sviluppo cittadino” commenta Ragona.
“Una determinazione proclamata sempre più anche dalle forze politiche, protagoniste però troppo spesso di clamorosi voltafaccia alla prova dei fatti: l’esempio più recente e forse più eclatante è quello dell’ex Sindaco Bitonci che, dopo essersi impegnato per uno stop alle nuove case una tutela del cuneo verde a Forcellini, prima ha dato attuazione alle previsioni edilizie che aveva criticato e poi ha addirittura aggiunto cubatura nello spicchio verde ad ovest del parco. L’accordo di programma introdotto dalla sua amministrazione prevede infatti altri 9.000 metri cubi in un piccolo lotto di terreno lungo la ciclabile e a ridosso dell’area giochi, contro i quali è di recente sorto il nuovo comitato Noi la Terra, il bene Comune che contrappone un progetto di orti al nuovo cemento. C’è da sperare che il candidato sindaco Bitonci spieghi il perché di questa ennesima lottizzazione, e ancor più che si astenga da ulteriori proclami di tutela del verde visti i precedenti.”
“Eppure lo stop al consumo di suolo è un problema serio e l’unico modo per porvi un freno è una revisione dell’attuale pianificazione urbanistica. Solo in questa zona posta alla sinistra del canale San Gregorio ad esempio, oltre alle lottizzazioni ad est e ad ovest del parco Iris, sono previsti altri interventi come il PUA Margherita, (primo stralcio di attuazione adottato di recente con oltre 30.000 mc tra le vie Bortignon, Testa, Dell’Angelo e Toniolo) o il progetto di edificazione dell’area Colleoni (delimitazione d’ambito approvata tra le vie Filiasi, Colleoni, De Castro e Pinton) oltre ad altre aree di perequazione “minori”. Un totale di oltre 100.000 metri cubi di nuova edilizia, prevista quasi interamente in terreni che la Carta della Fragilità comunale segnala a rischio sia per il ristagno idrico da piogge intense, sia per le possibili esondazioni.”