CONSUNTIVO OZONO 2023

TERZO ANNO PIU’ INQUINATO DELL’ULTIMO DECENNIO

LEGAMBIENTE: “SERVE PIU’ VERDE URBANO. REALIZZARE UN GRANDE PARCO ALLA  PRANDINA”

In occasione della ripresa delle limitazioni del traffico in funzione anti smog, Legambiente tira le somme dell’inquinamento estivo 2023, ovvero dell’Ozono, un inquinante che si manifesta nei mesi più soleggiati

“L’Ozono  – spiega Lucio Passi – si forma quando alcuni inquinanti prodotti principalmente dai processi di combustione, come il traffico, reagiscono dall’intensa luce solare: infatti l’inquinante funesta i mesi estivi. A Padova quest’anno  ha fatto registrare  61 giorni di superamenti del limite di legge, risultando il terzo anno più inquinato dallo smog fotochimico dell’ultimo decennio (vedi tabella), a pari “merito” col 2018. Una delle tante conseguenze della crisi climatica in atto. Scendendo nel dettaglio, nel 2023 sono stati registrati dalla stazione di rilevamento Arpav della Mandria, rappresentativa della media cittadina,  ben  61 superamenti del limite giornaliero, più del doppio di quello annuale che è di 25 giorni. Seguono la centralina di via Carli, con 48 superamenti e quella di via Internato Ignoto con 46”.

L’Ozono a  Padova – continua Passi – è consecutivamente fuorilegge da quando Arpav lo monitora e non si comprende perché non venga preso alcun provvedimento di limitazione del traffico come quelli in funzione anti Pm10 quest’anno in vigore dal primo ottobre”.

“Quanto a questi ultimi – commenta Francesco Tosato, Vice Presidente di Legambiente Padova – non ci sono rilevanti novità rispetto alle limitazioni dello scorso anno, previste dal pacchetto di misure siglate dall’Accordo delle Regioni del bacino padano. Rimangono invariate anche le deroghe, salvo l’eliminazione di ciò che era strettamente legato alla pandemia da Covid19. Resta ancora al palo il blocco dei diesel Euro 5 che scatterà solo con il livello arancio e rosso. Le limitazioni rimangono comunque uno strumento utile per contrastare l’inquinamento atmosferico, la cui causa primaria in città è dovuta ancora oggi al traffico automobilistico. Rimaniamo pertanto interdetti dalla decisione di alcuni Sindaci, come quello di Cadoneghe, che hanno annunciato di sottrarsi al dovere di applicare le misure decise dalle Regioni e dal Governo: una  decisione grave e dannosa, in primis per la salute dei cittadini che dovrebbero tutelare.

Tornando al contrasto all’Ozono, secondo Legambiente, insieme alle limitazioni del traffico, la creazione di un ampio, continuativo e capillare sistema del verde risulta essere tra le misure più efficaci. Infatti verde ed alberi hanno la capacità, non solo di filtrare, ma, grazie all’evaporazione delle piante che movimenta l’aria circostante, di disperdere parte degli inquinanti.

“Perciò Legambiente si batte per la realizzazione nell’area dell’ex Prandina, di un grande parco urbano. Insieme a quello nella zona del Basso Isonzo e al parco periurbano Agro Paesaggistico Metropolitano tra il Brenta e il Bacchiglione. “Alla Prandina – conclude Tosato – è meglio fare un parco per tutte le stagioni, dove dare spazio ad attività culturali e non solo, ma soprattutto dove la terra venga usata per far crescere le radici degli alberi, dunque del nostro futuro, e non per ospitare inutili parcheggi”.

 

ANNO GIORNI DI SUPERAMENTO

 del valore per la protezione della salute.* Limite di tolleranza consentito

dalla legge 25: giorni all’anno.

   
2023 61
2022 77
2021 60
2020 61
2019 40
2018 70
2017 53
2016 38
2015 53
2014 31
2013 41

 

*120 microgrammi per metro cubo d’aria sulle 8 ore

Fonte Arpav. Elaborazione Legambiente Padova

 

Legambiente Padova 0498561212