DIFFERENZIATA, PREVISTO OBIETTIVO DI LEGGE AL 65%
Padova è molto lontana e rischia sanzioni

Sanzioni per i comuni che entro il 2012 non hanno raggiunto l’obbiettivo del 65% di raccolta differenziata. E’ un’ipotesi che il Ministro all’ambiente Clini sta vagliano in vista del prossimo pacchetto di provvedimenti che presenterà al Consiglio dei Ministri.

In questo caso Padova sarebbe uno dei Comuni che dovrebbe pagare, perché è ben lontana dal raggiungimento del 65% di raccolta differenziata: obiettivo entrato in vigore il 13 febbraio 2008 con il secondo decreto correttivo del Testo Unico sull’ambiente.

 “La nostra città – spiega Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova- per troppi anni è rimasta ferma al 42% di raccolta differenziata e solo lo scorso anno con l’avvio del passaggio alla raccolta differenziata spinta – il metodo porta a porta – a Camin, Padova ha raggiunto il 45,4%. Il porta a porta voluto fortemente dall’Assessore All’ambiente ZAN, e che Legambiente sostiene, quest’anno è arrivato anche nei quartieri di Voltabarozzo, Quattro Martiri-Crocefisso, Salboro e Guizza, ed novembre partirà anche a Ponte di Brenta, Torre, Pontevigodarzere, ma dubito fortemente che ci permetterà di arrivare a quota 65% entro l’anno.”

“A chi obietta – continua Passi – che il 65% è un obiettivo impossibile rispondono le cifre del resto della provincia. Il Bacino Padova 3, con i suoi 37 comuni della Bassa padovana e dell’area Colli, ricicla oltre il 77% dei rifiuti prodotti. Il Bacino Padova 4, che comprende invece 21 Comuni del Piovese e Conselvano differenzia il 73% dei rifiuti urbani. I 26 comuni del  Bacino di Padova Uno sfiorano il 71%. Il Bacino Padova 2, composto da 20 comuni, tra cui Padova invece raggiunge solo il 55%, proprio perché Padova ricicla ancora troppo poco. Infatti il bacino Padova 2 produce 235000 tonnellate di rifiuti annui di cui 143000 sono prodotti dal capoluogo. E’ quindi su Padova che vanno concentrati gli sforzi. Per altro, non va dimenticato che se tutta la provincia superasse il 70% di raccolta differenziata non ci sarebbe bisogno né di discariche né della prima linea dell’inceneritore per smaltire i rifiuti restanti.

Quindi – conclude Passi, è necessario velocizzare l’estensione del porta a porta in tutta la città. All’inizio del 2013 è previsto il coinvolgimento di Altichiero, Sacro Cuore e Ponterotto, ma poi?