Per quanto sia discutibile il “referendum” indetto dall’Amministrazione Comunale per Domenica 18 giugno sulla costruzione delle Torri a San Carlo, Legambiente non parteciperà al sit in di protesta, indetto da altri, al prossimo consiglio comunale. “Da subito preferiamo iniziare la “controinformazione” all’Arcella: infatti la consultazione, secondo Sergio Lironi, Presidente di Legambiente Padova – è volutamente ambigua. Tutti e tre i quesiti sono stati formulati dalla maggioranza della Giunta Comunale, senza accettare alcuna delle proposte di modifica da noi ed altri avanzati, e mirano ad orientare la scelta degli elettori verso le soluzioni B.1 o B. 2 screditando pregiudizialmente la soluzione A. Noi invece chiediamo di votare proprio per la soluzione A, che di fatto respinge i torrioni che la Valli srl vuol costruire e riapre la via ad un vero progetto di riqualificazione urbana costruito con la diretta partecipazione degli abitanti. Sulla scheda il quesito A recita “nessun intervento edilizio, in attesa delle nuove regole urbanistiche”, lasciando intendere che si tratta di un lontano futuro e che se non si interviene oggi nulla verrà fatto nei prossimi anni. In realtà già da tempo è in corso l’elaborazione del nuovo Piano Regolatore Generale (ora chiamato PAT – Piano di Assetto Territoriale) ed è giusto che in quest’ambito – con una visione strategica dei destini della nostra città e dei nostri quartieri – si definisca la soluzione ottimale per il centro dell’Arcella, che sappia tenere in dovuto conto la complessità dei problemi: servizi, verde, traffico, pur puntando a raggiungere un conveniente e ragionevole accordo con proprietari ed imprenditori privati.
Infine è “opinabile” – secondo Lucio Passi, Coordinatore di Legambiente Padova, anche il modo che ha l’Amministrazione di invitare gli elettori dell’Arcella alla consultazione: inviando una lettera del sindaco Flavio Zanonato insieme alla brochure del plastico del progetto Gregotti – Valli srl. “Dov’è la terzietà e l’imparzialità che l’Istituzione dovrebbe garantire – si chiede Passi? . Si è mai visto un Ministero degli Interni mandare a casa con il certificato elettorale per un referendum anche una brossure illustrativa di uno dei quesiti?”