L’Ozono nell’aria di Padova sta superando ininterrottamente il limite di attenzione (180 microgrammi per metrocubo) da vari giorni. E da mercoledì, oltre all’ozono che ha anche superato il limite di allarme, cosa che non accadeva da alcuni anni, si è aggiunto anche il Pm10, che all’Arcella ha superato il limite di legge. Oltre ai disturbi e ai danni alle funzionalità ed all’apparato respiratorio che Ozono e Pm10 separatamente causano, in sinergia li aggravano ed aumentano il rischio di disturbi e danni cardiovascolari.
La compresenza dei due inquinanti insieme ripropone con forza, alla città ed all’ amministrazione, quello dello smog come grande problema ambientale e sanitario. Gli interventi per diminuire il volume del traffico, fonte primaria dello smog, appaiono ancora insufficienti. A Padova bisognerebbe diminuire almeno di un terzo gli oltre 500 mila spostamenti giornalieri su auto e furgoni, spostandoli su altre modalità di trasporto.