Archiviato, al meno per il momento l´affaire Covi-Sirone, sul campo della tenzone è rimasto però un caduto eccellente. Si tratta della delega alla partecipazione. In questi giorni se ne è sentite di tutti i colori sulla fine che farà: sarà affidata ad un Consigliere, resterà al Sindaco, anzi no sarà un impegno trasversale all´ascolto di tutta la Giunta…
“Chiariamo bene un punto – afferma Lucio Passi, coordinatore di Legambiente Padova – la partecipazione non è – sic et simpliciter- ascolto dei cittadini magari per captare consenso. Partecipazione significa percorsi normati e strutturati che permettano ai cittadini di intervenire sulla formazione dei processi politici e decisionali e anche di trasformarli. Partecipazione, quindi, è anche, in parte, cessione di potere dagli amministratori agli amministrati, all´interno di processi di confronto ben definiti ed organizzati. Tutto questo era stato ampiamente promesso dal Sindaco in campagna elettorale, e ed era stato uno dei temi che avevano motivati molti a ritornare al voto.
Lo si legge chiaramente nel programma amministrativo del Sindaco, approvato dal primo Consiglio Comunale del 7 luglio 2004. In esso, alle pagine 31, 32,e 33 sono descritti gli strumenti partecipativi che l´amministrazione avrebbe dovuto mettere in campo. Il Comune ad esempio avrebbe dovuto organizzare Forum dei cittadini che (testuale) in modo permanente e organizzato provvederà a migliorare la comunicazione e la reciproca informazione fra popolazione e amministrazione in ordine a fatti, problemi e iniziative che investano gli interessi collettivi. Il Forum potrà essere organizzato: per materia; per territorio per aggregazione di interessi.
O ancora il Comune avrebbe dovuto realizzare il Bilancio partecipativo con l´obiettivo (testuale) il concreto coinvolgimento della cittadinanza nella gestione delle risorse pubbliche partendo dalle necessità vere della persona. Si realizzerà attraverso assemblee aperte governate da un apposito regolamento.
“Tutte cose che l´ex Assessore Scortegagna avrebbe dovuto normare con appositi regolamenti- commenta Passi – ma non ha voluto o potuto fare.
Ora il rischio è che dell´insieme dei progetti sulla partecipazione contenuti nel programma del Sindaco si perda anche la memoria… Al contrario il Centro Sinistra, se non vuole perdere definitivamente credibilità nei confronti dei tanti elettori che proprio su questo tema l´hanno votato, dovrebbe rilanciare alla grande tutti gli strumenti partecipativi promessi.