FORNACE MORANDI, PADOVA: CONTINUA L’URBANISTICA-SPEZZATINO
LEGAMBIENTE “UN ENNESIMO ESEMPIO DI NAVIGAZIONE A VISTA”

“In città trionfa l’urbanistica “contrattata”, accusa Legambiente. Esemplare, da questo punto di vista, il caso del PIRU – Programma Integrato di Recupero Urbano, recentemente approvato in zona Fornace Morandi – PonteVigodarzere. Qui il progetto di MetroBus ha previsto il capolinea ed il relativo parcheggio scambiatore della nuova linea tranviaria. Mancavano i soldi per l’esproprio delle aree e così Riccoboni, il precedente Assessore all’urbanistica, ha pensato bene di concordare con i proprietari privati un Programma Integrato che prevedeva l’edificazione di 72.000 mc (60.678 mc in più rispetto a quelli previsti dal PRG) in cambio della cessione gratuita delle aree necessarie al parcheggio, di circa 11.000 mc per alloggi comunali e del contributo di 1 milione di Euro per la realizzazione del sottopasso previsto per il nuovo mezzo di trasporto collettivo.
Trasmesso alla Regione il PIRU è stato approvato con prescrizioni per diminuire il prevedibile impatto sulla viabilità. Perciò il PIRU, parzialmente modificato, stato sottoposto all’approvazione della nuova Amministrazione. Mariani, il nuovo Assessore all’urbanistica , accusa Legambiente, invece di cogliere l’occasione per ripensare il progetto, ha riaperto la trattativa con i proprietari delle aree ottenendo che la cubatura complessiva venisse ridotta a 49.000 mc: il che ha peraltro comportato una proporzionale riduzione dei vantaggi economici per l’Amministrazione (7.500 mc di edilizia residenziale pubblica, anziché 11.000, ed un contributo per l’infrastruttura tranviaria ridotto a 700.000 Euro). “
Come giudicare il risultato? Secondo Mariani – data la carenza di risorse per l’esproprio delle aree ed i tempi troppo lunghi dell’eventuale relativa procedura – non vi erano alternative possibili, se non quella di dover rinunciare al finanziamento regionale già concesso per la realizzazione del parcheggio e di dover rivedere completamente il progetto della stazione di capolinea del tram. Probabilmente la giustificazione è fondata, ma sta di fatto che in quell’area sorgeranno circa 120 alloggi, privati e pubblici, infilati giusto in mezzo tra l’autostrada Venezia – Brescia (della quale già si è ventilata la necessità di un ulteriore ampliamento a quattro corsie) ed un elettrodotto ad alta tensione, sotto il quale si localizza il megaparcheggio del MetroBus, con un unico possibile accesso dalla trafficatissima via PonteVigodarzere. Un’area quindi ad elevatissimo tasso d’inquinamento ambientale.

“E’ il trionfo dell’urbanistica contrattata – conclude Sergio Lironi Presidente di Legambiente Padova. Si procede a vista, giorno per giorno, situazione per situazione, cogliendo le “opportunità” offerte dagli interessi e dall’iniziativa dei privati per ricavarne un qualche beneficio pubblico. Il meccanismo piace a molti, sia a destra che a sinistra. In fondo, si afferma, tutti ci guadagnano. Ma è una prassi che, se non governata da una chiara visione del futuro della città e degli interessi collettivi, genera crescita a macchia d’olio e frammentazione urbana, compromette irreversibilmente i pochi spazi inedificati del territorio periurbano ed introduce la convinzione che alla proprietà dei terreni sia automaticamente associato il diritto all’edificazione. Non solo. Spesso la ricerca di un facile profitto (sia privato e/o pubblico) produce anche vere e proprie mostruosità edilizie, con grave danno per la salute degli abitanti attuali e futuri.”