IL MONDO DELLE RINNOVABILI NON SI ARRENDE
Manifestazione lunedì 14 contro i tagli al fotovoltaico

Legambiente partecipa ed invita a partecipare alla mobilitazione indetta per lunedì dai sindacati (con manifestazione alla Stanga dalle 9 in poi, sotto le finestre di Confindustria) contro i tagli agli incentivi al fotovoltaico (scarica qui volantino). Legambiente, infatti, da sempre opera per la diffusione delle energie rinnovabili, che insieme al risparmio energetico sono la strada pulita e scura per il futuro. Con i suoi “gruppi d’acquisto solari” ha contribuito, in maniera determinante, a fare di Padova una delle città e delle province più solarizzate d’Italia, con 61.576 kW di potenza da pannelli solari fotovoltatici in funzione che producono tanta energia elettrica come quella consumata da 30.000 famiglie.

 “Il mondo delle rinnovabili non è intenzionato ad arrendersi – spiega Piero Dcandia, responsabile energia di Legambiente Padova – già ieri (giovedì ndr) le principali sigle ambientaliste (Legambiente, Wwf, Greenpeace) e le associazioni del settore (Anev, Aper, Asso Energie Future, Assosolare, Ises, Gifi) hanno organizzato una prima  mobilitazione di piazza a Roma.

 

Con un occhio più alle lobbies nucleariste che non ad un reale e sostenibile sviluppo economico ed energetico in Italia, il decreto appena varato dal governo getta nell’insicurezza un intero comparto economico (120.000 addetti in Italia di cui 4.000 solo nel padovano), che nella provincia di Padova vede una delle sue principali espressioni produttive. E contrasta con le politiche europee finalizzate allo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e a tagliare le emissioni di anidride carbonica, prodotte dai combustibili fossili, che producono l’effetto serra ed i cambiamenti climatici.”

 

Il provvedimento sostanzialmente blocca gli incentivi statali per il fotovoltaico, che lo stesso ministero dello sviluppo economico aveva approvato il 6 Agosto scorso, rimandando al 30 aprile per una loro ridefinizione, non dando – nel frattempo – certezze all’intero comparto, l’unico che non ha risentito della crisi economica.