IN PIAZZA CONTRO LE SEMINE OGM: CITTADINI INTERVISTATI CONTRO I CIBI TRANSGENICI

Legambiente a Padova e nel Veneto si è mobilitata questa mattina contro gli Ogm insieme a numerose organizzazioni del mondo agricolo, ambientalista, cooperativo e dei consumatori.

In Piazzetta Garzeria una ventina di attivisti della coalizione Italia Libera da OGM (VEDI FOTO) hanno volantinato e attuato un sondaggio volante sul gradimento del cibo ogm da parte dei cittadini.

Il prossimo 9 aprile, infatti, il Tar si pronuncerà sul ricorso presentato da un agricoltore friulano contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais MON810, una coltura geneticamente modificata.

Se il ricorso fosse accolto, si rischierebbe di aprire la strada in tutta Italia – ed in particolare in VENETO – a semine incontrollate di colture geneticamente modificate, con ripercussioni anche sul cibo che mettiamo in tavola ogni giorno, perché è dimostrato dall’esperienza friulana che non c’è modo di evitare poi la contaminazione ai campi vicini: l’OGM in campo aperto è una scelta irreversibile.

La produzione agricola italiana di qualità, uno dei pochi settori risparmiati dalla crisi, sarebbe gravemente compromessa: un colpo durissimo per le nostre coltivazioni, le produzioni biologiche, le esportazioni e la libertà di scelta di tutti noi cittadini.

“Il popolo italiano ha già manifestato in più occasioni la sua opposizione agli OGM -commenta Davide Sabbadin responsabile energia ed agricoltura di Legambiente Veneto –  ma oggi abbiamo voluto ri-tastare il polso: per questo nelle piazze venete abbiamo realizzato un piccolo sondaggio casuale sui consumatori che hanno votato la propria adesione o la propria contrarietà al modello agricolo degli OGM per il nostro paese ed in particolare per i prodotti tipici veneti.”

Oltre ai cibi OGM Si/No, infatti, un secondo quesito invitava ad esprimersi sul gradimento degli ogm nei piatti della tradizione veneta.

A Padova, su  268 persone intervistare solo 5 si sono dette favorevoli ai cibi transgenici mentre 263 hanno detto di no. 234 su 239 non vuole che i prodotti tipici vengano inquinati dai cibi transgenici:solo 5 persone si sono dichiarate favorevoli..

“Chiediamo che la Regione Veneto intraprenda quanto prima un percorso per aiutare il settore primario della nostra regione a “blindare” le filiere delle produzioni tipiche, premiando con un incentivo quei prodotti che rimangano fuori dalla logica produttivistica che è quella che spinge gli OGM” -conclude Sabbadin- Al governo chiediamo di prendere in mano le redini della questione e con forza agire per una modifica della normativa a Bruxelles in occasione della presidenza europea dell’Italia. Se gli OGM passano nelle semine 2014 il nostro paese avrà solo che da perderne non solo in termini di biodiversità, ma anche di marketing territoriale”.