In urbanistica la sostenibilità  ambientale non può essere un optional

Un piccolo prontuario da utilizzare nel momento del bisogno se “partecipazione” non è una parola vuota. Nasce da qui l’esigenza di stendere una serie di appunti per il Regolamento energetico.
I Piani urbanistici attuativi dovranno comprendere tra gli elaborati grafici e descrittivi una specifica Relazione, sottoscritta da un tecnico abilitato, finalizzata a dimostrare la rispondenza del piano ai criteri di sostenibilità ecologica ed ambientale.
La redazione del piano dovrà essere preceduta da indagini preliminari. L’orientamento dei fabbricati dovrà garantire il “diritto al sole” per tutte le abitazioni e per favorire la ventilazione naturale tutti gli alloggi dovranno avere almeno due diverse esposizioni, preferibilmente contrapposti. Le superfici finestrate delle facciate esposte a sud avranno una dimensione pari ad almeno il 25 per cento della superficie della stanza retrostante. L’energia termica necessaria per il riscaldamento e la produzione di acqua calda degli alloggi dovrà essere fornita da una centrale termica di quartiere e da una apposita rete di teleriscaldamento locale. A integrazione del sistema centralizzato verrà prevista, a servizio degli alloggi, l’installazione di pannelli solari dimensionati per coprire almeno il 65 % del fabbisogno di energia termica per la produzione di acqua calda sanitaria. L’illuminazione degli spazi esterni e di uso comune dovrà essere improntata secondo principi di risparmio energetico, comfort ambientale e valorizzazione degli aspetti paesaggistici, evitando – nel rispetto della vigente legge regionale – fenomeni di “inquinamento luminoso”.
I materiali dovranno essere scelti anche in base alle loro caratteristiche ecologiche e biologiche. Per evitare distorsioni patologiche del campo magnetico naturale, si deve porre particolare attenzione alla messa a terra di tutte le armature metalliche dell’edificio. Per il tracciamento e la posa degli impianti elettrici con schema di tipo aperto “a stella”, dovranno essere adottate le prescrizioni tipiche della bioedilizia. Per favorire il risparmio dell’acqua andrà utilizzata una rubinetteria, sia per i gruppi miscelatori dei bagni che delle cucine, progettata per il “risparmio idrico ed energetico” (dispositivi frangi-getto e limitatori di portata da applicare ai singoli elementi erogatori) ed andrà prevista l’installazione di cassette per wc a basso consumo d’acqua (da 5 a 7 litri o meno.
Lo studio del sistema del verde e del ciclo delle acque costituiranno uno degli aspetti centrali della progettazione. La vegetazione, l’utilizzo di pergolati e pavimentazioni permeabili, giochi e vasche d’acqua, il controllo del coefficiente di riflessione totale, dovranno in particolare favorire la formazione di un microclima locale in grado di attenuare l’eccessiva calura estiva, consentendo però anche un adeguato irraggiamento delle facciate esposte a sud nella stagione invernale. Andranno previste nell’ambito della lottizzazione apposite isole o stazioni ecologiche di base per la raccolta differenziata dei rifiuti, che dovranno essere collocate in idonee piazzole impermeabili, sul fronte strada e che verranno schermate con sistemazione a verde per renderle invisibili all’interno del comparto.
La viabilità principale e quella secondaria saranno caratterizzate dalla presenza di elementi tipici delle “zone 15 residenziali”. Verrà inoltre previsto un autonomo sistema di percorsi pedonali e ciclabili, tale da garantire un’adeguata mobilità anche alle utenze più deboli (anziani e bambini), evitando la sovrapposizione con i percorsi per i mezzi a motore. I parcheggi dovranno essere realizzati in modo tale da mascherare il più possibile la vista delle automobili in particolare dai percorsi pedonali e ciclabili.

I criteri di sostenibilità ambientale sono stati individuati dall’architetto Sergio Lironi, presidente di legambiente Padova