Per la gran parte dei Padovani la prima guerra mondiale è un fatto lontanissimo: invece un legame intenso unisce Padova con gli avvenimenti della Grande Guerra. […]
Se qui la linea del fronte non arrivò mai, arrestando gli austriaci sulla linea del Piave, a Padova giunse una nuova e terribile, per allora, tecnica di attacco: il bombardamento aereo. Incursioni dal cielo certamente assai limitate se paragonate a quelle del secondo conflitto mondiale, ma assolutamente terrorizzanti proprio perché inedite e in grado di portare, per la prima volta, la guerra lontano dalla “prima linea” coinvolgendo anche i luoghi quotidiani della vita civile.
Padova subì allora diciannove bombardamenti che, pur con ridotte capacità distruttive in senso militare, furono di notevole impatto sulla popolazione civile. […] Il più grave esito di questi raid aerei fu sicuramente la strage del 11 novembre 1916 presso il bastione della Gatta.
Numerosi sotterranei delle mura cinquecentesche, infatti, sembrarono allora (e anche, purtroppo, durante la seconda guerra mondiale) un luogo di sicuro rifugio contro gli ordigni provenienti dal cielo. […] Una bomba, forse diretta alla vicina ferrovia, centrò l’ingresso delle casematte del bastione. Per tragica fatalità i padovani che qui accorsero si erano stipati proprio in quel punto perché la parte più interna del bastione era allagata a causa di piogge recenti. Si contarono novantatre vittime, […] Perirono intere famiglie dai nonni fino ai nipoti, con il 30% delle vittime sotto i sedici anni.
In un epoca in cui gli attacchi aerei erano molto discussi e per alcuni addirittura illegittimi proprio per il rischio a cui sottoponevano i civili, questa strage destò una grande impressione ed ebbe una risonanza internazionale al punto che la città di Padova non subì ulteriori incursioni per quasi un anno.
Le esigenze della città moderna portarono a costruire in quel luogo, pochi anni dopo, nel 1925, uno dei primi serbatoi dell’acquedotto creando, sulla sommità del bastione e sul vicino tratto di mura, un giardino pubblico […] Alla base nasconde una cappella votiva circolare. Un luogo della memoria in seguito dimenticato e oggi ignoto alla gran parte della cittadinanza.
Per riscoprire questo spazio (per leggere del Bastione della Gatta clicca qui), […] la cappella sarà aperta e allestita con una videoproiezione sulla storia del bombardamento e sulla costruzione della struttura a cura del Comitato Mura di Padova, venerdì 11 novembre (95° anniversario della strage) dalle ore 10 alle ore 12,30 e inoltre sabato 12 sempre dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 17,00. Durante l’apertura sarà possibile acquistare il volume “Padova e la Grande Guerra” (Tracciati Editore) […].
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A cura di Fabio Bordignon, Comitato Mura