L’acqua: una possibilità  in più per i disabili

Tutto nacque nel lontano 1983, quando un gruppo di genitori che già da diverso tempo accompagnavano i loro figli disabili in piscina decisero di unirsi per fondare una associazione di volontariato in grado di offrire una nuova opportunità per le persone diversamente abili, in un luogo inconsueto e di straordinaria utilità come può essere una piscina.

Nasce così l’A.N.P.Ha (Associazione Nuoto Portatori di Handicap), una O.N.L.U.S finalizzata a fornire un servizio di attività idromotoria e ludico-ricreativa a sostegno di programmi riabilitativi per soggetti che presentano difficoltà psicomotorie.

L’ambiente di lavoro – l’acqua – seppure per qualcuno possa rappresentare inizialmente un motivo di timore, è in realtà di grande vantaggio per gli utenti disabili,i quali immersi in acqua riescono a superare o ridimensionare importanti limiti fisici imposti dall’handicap. Equilibrio, gravità, movimenti del corpo sono infatti mediati dall’acqua che quindi crea un contesto favorevole in cui raggiungere benefici fisici e motori non realizzabili al di fuori.

Il tipo di attività che si svolge è in stretta relazione alla gravità, all’età e alla disponibilità del soggetto con cui si opera. Con alcuni utenti è possibile svolgere esercizi idromotori, e di insegnamento e pratica del nuoto, come integrazione di programmi riabilitativi, con altri per lo più attività ludiche e di socializzazione. In ogni caso la partecipazione all’attività svolta in piscina offre agli utenti un’occasione irrinunciabile per esprimere le proprie capacità, per relazionare con nuove persone e magari per interrompere la monotonia di molte giornate.

L’A.N.P.Ha svolge la sua attività in cinque piscine dislocate tra Padova e provincia: (comunale di Abano Terme, Padovanuoto, Plebiscito 2001, Il Gabbiano di Campodarsego, comunale di Vigonza), due volte la settimana, con orari che variano a seconda del luogo. Ad ogni volontario è affidato un utente; è importante garantire una certa costanza da parte di ogni volontario, in quanto la qualità del lavoro e i benefici di tale attività derivano dal rapporto di fiducia che si instaura nel tempo con il proprio utente.

Qui come per tutte le associazioni di volontariato, è fondamentale la partecipazione e l’impegno dei volontari; attualmente sono 185, ma non bastano: c’è infatti una lunga lista di utenti in attesa di poter cominciare l’attività, che però non possono essere integrati a causa di un numero di volontari insufficiente a soddisfare la richiesta. Non è infatti possibile inserire nuovi utenti se non si riesce a garantire a ciascuno di loro almeno un volontario fisso che li segua.

Per svolgere attività di volontariato nell’A.N.P.Ha non sono necessarie specifiche conoscenze nel campo del nuoto o della fisioterapia, è sufficiente esser maggiorenni e saper nuotare. Sarà l’associazione a preoccuparsi della formazione degli operatori mediante la sovvenzione di corsi atti a fornire le conoscenze fondamentali delle pratiche fisioterapiche, riabilitative e di pronto soccorso. Non ci si senta dunque inadeguati se non si possiedono determinate competenze proprie del settore, ciò che conta veramente per cominciare con l’A.N.P.Ha non sono le capacità o le conoscenze, ma la volontà di fare.

Per gli orari di attività nelle varie piscine e per altre utili informazioni, visitare il sito www.anpha.it