Legambiente coglie l’occasione della richiesta dei concessionari dell’ASCOM di liberalizzare la circolazione dei diesel euro 4 lanciata nei giorni scorsi al Comune per ritornare sul tema mobilità e inquinamento e rilanciare la manifestazione del 28 maggio”.
L’aria di Padova non è solo inquinata dal Pm10, ma anche Biossido azoto, Idrocarburi, e Ozono sono oltre i limiti di legge. E la causa principale è sempre quella, il traffico, ricorda Legambiente, che sta intensificando la mobilitazione per chiedere al Comune una svolta netta per quanto riguarda la politica della mobilità. L’associazione Invita tutti a partecipare alla bicifestazione di Sabato 28 maggio e firmare la petizione per una mobilità pulita. Domani sabato 21 banchetto via S. Canziano ore 15-19; domenica 22 banchetto Prato Della Valle ore 10.30-18 Festa Altragricoltura; banchetto Festa delle Cooperative ore 19-21 Giardino Degli Ulivi; martedì 24 banchetto Arcella ore 10-13.30 Mercato Piazzale Azzurri d’Italia; mercoledì 25 banchetto via San Canziano ore 9-13.30; giovedì 26 via S. Canziano ore 10-18. Sabato 28 «Bicifestazione» Padova a ruota libera. Partenza ore 11 Santa Giustina e arrivo alle ore 12.30 Palazzo Moroni per la consegna delle firme al sindaco Zanonato.
Tornando alla questione degli Euro4, Legambiente precisa: “L’entrata in vigore delle norme EURO 4 forse porterà una certa riduzione del Pm10, ma fra una decina d’anni, a ricambio parco auto effettuato. Inoltre e c’è il rischio di avere un emissione più bassa di particolato ma forse più pericolosa, perché frazionata in particelle più piccole (quelle che più profondamente penetramo nell’organismo). Insomma, le norme euro 4, non avendo reso obbligatorio il FAP -filtro anti particolato- di serie, (che solo poche auto francesi montano per loro scelta) potrebbero sì diminuire le emissioni di Pm10, ma lasciare inalterate quelle di Pm2,5 o di frazioni ancora più piccole, le più temibili. Le emissioni ammesse per i biossidi, inoltre sono tre volte maggiori per diesel Euro 4 rispetto quelli a benzina.
Non è da una “bacchetta magica tecnologia” che verrà la soluzione all’inquinamento atmosferico, conclude Legambiente -ma da un’insieme combinato di misure (adozione di biocarburanti, filtri anti particlato, piattaforme logistiche per il trasporto merci, più trasporto pubblico pulito, piste ciclabili….). Ma la politica centrale su cui lavorare è la limitazione strutturale del traffico.