Linux Day per proteggersi dal monopolio

Il Linux Day è una manifestazione nazionale promossa dalla ILS (Italian Linux Society) articolata in eventi locali che ha lo scopo di promuovere Linux e il software libero. Stanchi di “Winblows” e “Mac”? Stanchi di pagare licenze per ogni pc o di usare software piratato? o semplicemente ne avete le scatole piene di virus e antivirus? Domenica è una giornata che potrebbe cambiare la vostra vita, o meglio quella del vostro pc!
Linux (più esattamente GNU-Linux) è un sistema operativo in rapida diffusione, alternativo a quelli maggiormente diffusi, che concentra una serie di caratteristiche interessanti e socialmente utili ed è molto simile a quello in uso normalmente sui pc (uno delle migliaia di esempi possibili si trova linkando qui).
Sono numerosi i motivi per cui è conveniente per una persona o un’associazione abbandonare il software proprietario attualmente monopolista o quasi dei programmi d’ufficio e di casa come Microsoft Word® o Norton Antivirus ® o Adobe Photoshop®, tanto per citare alcuni programmi famosi. Ci sono svariati motivi dicarattere etico, morale, geopolitico, ed altri di carattere pratico, legale e di portafoglio.
Non ci piacciono i monopoli eppure non battiamo ciglio nell’usare software proprietario che di fatto ha creato un monopolio o quasi in molti settori strategici della produzione del sapere mondiale. Ci sono molte copie pirata installate e chi lo fa vive con una spada di Damocle sulla testa (leggete qui), perché se si usa un software pirata si commette un reato e quindi si è passibili di multe pesantissime. Una spada di Damocle che si può eliminare passando al software libero.
Attraverso i brevetti il nord vincola lo sviluppo del sud del mondo. Come per gli OGM. Anche sul piano dei computer capita sempre più che i pc vengano costruiti in base ai programmi (più diffusi, leggi monopolisti) che non il contrario. Con il risultato che chi non ha la versione più recente del tale programma (navigatore internet, editor di testo) non può accedere alle informazioni e si trova costretto ad acquistare un computer più potente che lo regga. Un costo spesso instenibile per gli utenti dei Paesi del sud del mondo, e al contempo un’imposizione per gli utenti del nord del mondo costretti a loro volta ad un aggiornamento di software e hardware costoso e spesso non necessario. Per questo possiamo affermare che il software proprietario non agevola lo sviluppo informatico del sud del mondo e contribuisce a mantenere il divario di tecnologia e di sapere scientifico tra paesi ricchi e paesi poveri.
I sistemi operativi basati su Linux sono quasi sempre gratuiti: sia il sistema operativo che i programmi (moltissimi, compresa la suite per ufficio OpenOffice, compatibile al 99% con i files Word, Excell ecc.) non costano neanche un euro. Possono costare il prezzo di una rivista di settore di quelle che si comperano in edicola e che regalano sempre un CD del sistema operativo e dei programmi: una spesa di 3 o 4 euro al massimo.
Questo è possibile semplicemente perché questo sistema operativo è il frutto del lavoro di migliaia di persone che l’hanno fatto senza scopo di lucro o comunque ne permettono l’uso e la copia libera senza pagamento e Linux si può installare su un numero illimitato di computer senza dover comperare licenze aggiuntive. Se è gratis, è gratis per tutti i computer: in casa e in ufficio.
Per saperne di più, vedere con i propri occhi, provare con mano i programmi di software libero c’è l’opportunità di partecipare al Linux Day in programma sabato 26 novembre. In provincia di Padova si terrà ad Este e Rubano: i dettagli dei due eventi nella sezione “succede in città”.

Davide Sabbadin, Legambiente