Martedì 11 settembre l’assessore Francesco Bicciato ha convocato il secondo incontro del Patto per l´Ambiente tra Comune, categorie economiche, sindacato, associazioni ambientaliste.
“L´idea del Patto è nostra – spiega Lucio Passi, coordinatore di Legambiente Padova – l´avanzammo più di un anno fa con l´intento di provare a far avanzare le politiche strutturali di contenimento del traffico, con il rilancio del trasporto pubblico e la razionalizzazione del trasporto merci. Ora l´Assessore Bicciato ha focalizzato il primo obiettivo strutturale del Patto nel potenziamento del servizio city porto, che permetterebbe di limitare l´uso dei furgoni (per lo più vetusti e molto inquinanti) adibiti in città al trasporto merci. Obiettivo che appoggiamo fortemente, perché va nella direzione giusta, anche se – avverte Passi- è necessario che l´Assessore alla Mobilità Rossi si impegni all´interno del Patto, perché servono ulteriori politiche di contenimento del traffico: senza l´Assessore preposto come si fa…?
“D´altra parte – sottolinea Rina Guadagnini, responsabile scientifica di Legambiente – anche l´Assessore Bicciato si rende conto che le politiche strutturali fin qui attuate sono ancora insufficienti per contrastare le polveri sottili, tanto è vero che ripropone una serie di Domeniche ecologiche e il blocco settimanale dei veicoli più inquinanti. Ma c´è una falla in questa politica, perché fin´ora si è permesso ai diesel senza FAP – filtro anti particolato- di continuare a circolare (l´ultima ordinanza bloccava solo i diesel euro 0 e euro 1). Infatti le emissioni dei diesel, di tutti i diesel, sono sempre e comunque più dannose dei gas di scarico delle auto a benzina perchè producono direttamente nuclei carboniosi in grado di adsorbire sulla propria superficie una serie di composti chimici estremamente pericolosi per i quali fungono da veicolo. L’evoluzione dei motori da euro 0 a euro 4 non ha portato ad abbattimento della pericolosità dei gas di scarico: ne ha senz’altro diminuito la quantità, ma ha portato alla produzione di particolato più sottile (Pm2,5 e frazioni inferiori), e quindi più dannoso perchè in grado di raggiungere le parti più profonde dei polmoni. Ma da qualche anno esistono dei filtri anti-particolato in grado di catturare le particelle e di trasformarle in prodotti meno tossici grazie a una combustione interna, ma solo una parte dei nuovi modelli euro 4 li monta di serie, per non parlare dei modelli precedenti… Per questo in Italia si comincia a sentir parlare di provvedimenti di limitazione del traffico che interessano tutti i diesel non muniti di FAP. E noi chiediamo di fare così anche a Padova. Seguiamo l´esempio l´Emilia Romagna che non permetterà la circolazione delle auto fino agli Euro 2 compresi da ottobre a gennaio durante tutti i giorni della settimana lavorativa senza “finestre” di sorta che vanificano il provvedimento. E da gennaio a marzo (i mesi peggiori per il PM10) i diesel potranno circolare solo se muniti di FAP anche se euro 4.“.