Nel triennio 2007-2009 a Padova il valore obiettivo per la protezione della salute umana è stato mediamente di 40 superamenti annui, col che, è facile prevedere che, ora che il limite è diventato legale, il triennio 2010-2013 vedrà Padova fuorilegge anche per l’ozono, oltre che per Pm10, Pm 2.5, Benzo (a) Pirene e Ossidi di Azoto. Che questi ultimi 4 inquinanti superino il limite di legge lo afferma l’ultima relazione sulla qualità dell’aria di Arpav.
“Nelle nostre caotiche città, il caldo dei mesi estivi, si trascina inevitabilmente dietro l’emergenza ozono. Un problema cronico – dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova. Le amministrazioni locali e il Governo non possono continuare quindi a procrastinare misure e politiche di contrasto serie. E’ indispensabile infatti – dobbiamo ribadirlo – intraprendere in modo urgente azioni strutturali sulla mobilità urbana (fonte principale dello smog), disincentivando seriamente il traffico privato e promuovendo modalità sostenibili di trasporto di persone e merci, a partire dal potenziamento del trasporto pubblico. Solo così si potrà davvero combattere l’inquinamento atmosferico, liberare i polmoni dei cittadini e le strade delle città”.