Ecco le proposte delle associazioni sulla ciclabilità in centro
Oggi alla 16.30 una delegazione composta da Andrea Nicolello e Sandro Ginestri per Legambiente, Luigino Vendramin e Rodolfo Lotto per gli Amici della Bicicletta, Andrea Ragona e Matteo Carrara per l’Associazione Studenti Universitari incontrano gli Assessori alla Mobilità Ivo Rossi e alla Polizia Municipale, Marco Carrai.
La mitragliata di contravvenzioni ai ciclisti avvenute soprattutto in centro storico ha reso evidente l’inadeguatezza della viabilità in questa zona.
Le Associazioni, dunque, propongono agli Assessori- fermo restando la necessità di sviluppare le piste ciclabili in atto e progettate per dotare tutta la città di una continuativa- di intervenire urgentemente all’interno delle mura cinquecentesche.
Qui l’intervento proposto non è quello della realizzazione di piste ciclabili protette ma di costituire una zona a ciclabilità diffusa con doppio senso di marcia per le biciclette nelle vie a senso unico per le automobili (infatti il senso unico di marcia motivato dalle ingombranti dimensioni delle automobili spesso invece non è giustificato per le biciclette) soluzione questa che se realizzata permetterebbe anche di evitare il transito delle biciclette lungo la direttrice del metrobus in centro.
Operativamente Legambiente, Amici della Bicicletta e Associazione Studenti Universitari propongono di dividere in due zone il centro storico e di cominciare subito nella zona est. Si tratta del triangolo compreso tra Stazione Ferroviaria – Prato della Valle – Stanga, che unisce le piazze con gli istituti universitari e che comprende alcuni importanti assi di ingresso/uscita dal centro storico.
Le associazioni segnalano come prioritarie l’asse via Del Santo via Porciglia, che comprende Via Zabarella e Via Cassan, particolarmente rilevante ed urgente perchè parallelo alla direttrice del metrotram; via Altinate, via Ospedale Civile.
Inoltre bisogna intervenire in via S. Francesco, già oggi arteria ciclabile ad alto scorrimento limitata dalla presenza di tratti a senso unico e dalla inadeguatezza del nodo di congiunzione con Ponte Pontecorvo, e poi Via Cesare Battisti, Via Santa Sofia, via Galilei, via s. Biagio…
Resta poi da intervenire in un secondo momento nella la zona ovest del centro storico, a partire da Riviera Paleocapa, via Vescovado, Via dei Tadi…
In questa zone a ciclabilità diffusa bisogna intervenire con apposita segnaletica verticale e laddove venga ritenuto opportuno, con segnaletica orizzontale (striscia gialla, disegno bicicletta, stop..) Varranno le regole del codice della strada e quindi nelle strettoie dove la dimensione della carreggiata non consente il transito in contemporanea di auto e bici nel doppio senso di marcia, va individuata e segnalata la direzione di marcia con diritto di precedenza. Così dicasi anche per le intersezioni dove va individuata la strada principale e va segnalato lo stop (o lasciare precedenza) per chi vi si immette da vie laterali. Naturalmente va ridotto limite di velocità sia per le Automobili che per le Biciclette.
Per evitare l’estemporaneità degli interventi, non solo in centro ma in tutta la città, Legambiente, Amici della Bicicletta e Associazione Studenti Universitari chiedono infine di istituire al più presto un Ufficio della ciclopedonalità, con il compito di:
– Coordinare i vari settori comunali sugli interventi posti in essere dall’Amministrazione
– Organizzare incontri periodici per discutere di problemi e priorità, con esponenti dell’Amministrazione Comunale, Associazioni ambientaliste e di Commercianti o Utenti e i consigli di Quartiere.
– Organizzare tavoli tecnici su questioni specifiche, con esponenti dell’Amministrazione Comunale, Associazioni ambientaliste e di Commercianti o Utenti e i consigli di Quartiere.
– Promuovere la ciclopedonalità urbana con iniziative di sensibilizzazione e responsabilizzazione.