“Dall’inizio dell’anno a Padova – dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – l’ozono ha totalizzato ben 69 superamenti del nuovo valore per la protezione della salute umana (vedi nota 1), contro i 24 giorni di superamento della soglia consentita per legge. Nel 2010 i superamenti sono stati 52. Nel triennio 2007-2009 a Padova la soglia è stata mediamente di 40 superamenti annui.
“Sapevamo – continua Passi – che l’ozono fosse un grave pericolo per la salute di tutti noi (vedi nota 2), ma da quando Arpav, grazie all’esplicita richiesta di Legambiente, fornisce le misurazioni dell’ozono in relazione al nuovo limite di legge, il quadro si è fatto ancora più fosco: a Padova i giorni di superamento si avviano ad essere il triplo di quelli consentiti dalla legge. E’ il contraltare dell’inquinamento da polveri sottili dei mesi più freddi. Entrambi sono un problema cronico, causato dal massiccio traffico veicolare. Le amministrazioni locali e il governo non possono continuare a procrastinare serie misure e politiche di contrasto.
E’ indispensabile – conclude Passi- intraprendere in modo urgente azioni strutturali sulla mobilità urbana, disincentivando seriamente il traffico privato e promuovendo modalità sostenibili di trasporto di persone e merci, a partire dal potenziamento del trasporto pubblico, che, visti i tagli, deve essere sostenuto dal pedaggio urbano, (il cosiddetto ecopass). Solo così si potrà davvero combattere l’inquinamento atmosferico, liberare i polmoni dei cittadini e le strade delle nostre città”.
Nota 1 IL NUOVO LIMITE
L’anno scorso è entrato in vigore un nuovo limite per quanto riguarda l’inquinamento da ozono, ovvero, il valore obiettivo per la protezione della salute umana. Il limite, fissato dall’Unione europea, recepito in Italia con il Dlgs 183/04 è di 120 milligrammi per metro cubo d’aria al giorno (per la precisione: calcolato come media su otto ore) da non superarsi per più di 24 volte l’anno.
Nota 2 CAUSE ED EFFETTI DELL’OZONO
L’ozono che respiriamo è prodotto da alti livelli di radiazioni solari e alte temperature dell’aria che trasformano i cosiddetti inquinanti “precursori”: ossidi di azoto e i composti organici volatili, emessi principalmente dai tubi di scappamento. Ad elevate concentrazioni l’ozono può rendere più difficile respirare profondamente, e se si sta facendo una attività faticosa all’aperto ci si rende conto di respirare più in fretta e meno profondamente che di norma. Inoltre l‘ozono può aggravare l’asma e altre patologie respiratorie, ed anche le malattie croniche del polmone, quali enfisemi e bronchiti. Infine l‘ozono può provocare l’infiammazione del sottile strato di cellule che riveste le vie respiratorie. Se succede frequentemente vi possono essere dei danni a lungo termine, con una riduzione della qualità della vita.