“Oggi la stazione di monitoraggio Arpav che rileva l’inquinamento di fondo a Padova ha registrato il superamento della soglia d’attenzione, oltre i 180 microgrammi per metrocubo d’aria, quella per cui si possono registrare effetti acuti immediati.
A dichiararlo è Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova. “E sempre oggi Il valore valore per la protezione umana sul lungo periodo è invece stato superato per ben 77 giorni, ben di più dei 25 sforamenti del superamento dei 120 microgrammi per metro cubo d’aria consentiti per legge”.
“L’ozono che respiriamo è prodotto da alti livelli di radiazioni solari e alte temperature dell’aria che trasformano i cosiddetti inquinanti “precursori”: ossidi di azoto e i composti organici volatili, emessi principalmente dai tubi di scappamento in ozono. Sopra i 180 microgrammi l’ozono può rendere più difficile respirare profondamente, e se si sta facendo una attività faticosa all’aperto ci si rende conto di respirare più in fretta e meno profondamente che di norma. Inoltre l‘ozono può aggravare l’asma e altre patologie respiratorie, ed anche le malattie croniche del polmone, quali enfisemi e bronchiti. Infine l‘ozono può provocare l’infiammazione del sottile strato di cellule che riveste le vie respiratorie. Se succede frequentemente vi possono essere dei danni a lungo termine, con una riduzione della qualità della vita.
“E’ incomprensibile- conclude Passi – il silenzio dell’Amministrazione sugli alti livelli d’inquinamento che colpiscono la nostra città”