Con DCE n. 10 del 15.01.03 è stato costituito, “per la realizzazione del progetto tematico Ville e Musei”, un gruppo di lavoro, formato dai proff. Ruta Serafini, Brogiolo, Peresani, dall’arch. Monti e coordinato dal prof. Faccio. Con DCE n. 167 del 10.08.04 tale gruppo è stato integrato con altri collaboratori.
Si chiede di conoscere quale sia stato l’esito di tale incarico e segnatamente:
– quale tipo di relazioni ed elaborati siano stati prodotti;
– che uso e che diffusione abbiano avuto tali materiali;
– a quanto ammontino i costi sostenuti per tale incarico, comprendendo anche i costi per il convegno organizzato a villa Beatrice il 2 maggio 2004;
– se questi elaborati prodotti possono ritenersi adeguati agli indirizzi del Progetto Musei così come delineato al comma 15 dell’art. 34 delle NTA del PA e agli indirizzi del Progetto Ville così come delineato al comma 14 dello stesso articolo.
Si chiede comunque di conoscere quale apporto si ritiene possa dare tale iniziativa per affrontare finalmente, con un progetto unitario e organico, così come richiesto dal PA, le problematiche assai attuali relative sia alla tutela che alla più redditizia valorizzazione sotto il profilo culturale e quello turistico-economico di queste emergenze, le ville, così peculiari per la storia delle nostre comunità e del nostro territorio.
Una valutazione di queste problematiche si rende in ogni caso quanto mai urgente e opportuna non solo per trovare i modi per poter intervenire nei casi più esposti di aggressione o di abbandono (villa Selvatico, il Cataio, villa Lugli, villa Cornaro-Benvenuti…), ma anche per controllare e supportare interessanti e nel contempo delicate e complesse operazioni di recupero in corso di attuazione (come villa Draghi, villa Contarini-Venier), così come, aspetto di particolare rilievo in questo momento, per puntare a creare le condizioni più favorevoli a cogliere tutte le straordinarie ricadute positive che sicuramente possono derivare per tutta l’area euganea dalla recente acquisizione da parte del FAI – Fondo Ambiente Italiano – della villa dei Vescovi a Luvigliano e quindi dal suo inserimento in un qualificato, collaudato circuito di fruizione che si estende ben oltre i nostri confini locali e regionali.