Parliamo di noi. Di tutti noi

Nell’ultimo periodo abbiamo ricevuto alcune lettere che ci chiedono conto, come Legambiente, delle posizioni presentate in alcuni degli articoli pubblicati da Ecopolis; posizioni che acuni lettori hanno interpretato come posizioni legambientine benché firmate da opinion leader cittadini.
Le critiche, oltre a farci piacere poiché ci dicono che i nostri sono lettori attenti e coinvolti, ci consentono di ricordare che una delle peculiarità di Ecopolis è quella di essere una newsletter aperta al contributo delle varie associazioni che lavorano sul territorio. Quindi, la firma in calce ad ogni articolo rappresenta una assunzione di responsabilità rispetto alle tematiche presentate.
Non solo. Ecopolis è una newsletter aperta a molte tematiche sociali e politiche e non si limita a presentare il mondo ambientalista. Certamente molti nostri articoli indagano l’ambiente – non solo la prima delle nostre sezioni titolata Ambiente – ma molti altri riguardano temi politico-sociale la cui discussione riteniamo sia importante per una migliore qualità della vita di ciascuno. Altrimenti, perché proporre "Democrazia urbana"?
Quando Ecopolis nacque 61 numeri fa, il 16 dicembre 2004, titolammo “Parliamo di noi. Di tutti noi” l’articolo della sezione Ambiente che così recitava: “Un’opportunità. Un’opportunità per Legambiente e per tutti coloro che non sanno come far sentire la loro voce. Un "foglio", anche se telematico, da riempire raccontando quello che spesso passa sotto silenzio, che si conosce solo per passaparola e troppo spesso emerge quando è tardi per poter fare qualcosa. Ecopolis vuole essere questo e per questo chiediamo a chi ci legge di "usarci", di mandare stimoli, riflessioni, documenti, appuntamenti”.
Forse è ora di ricordare questo appello a tutti i nostri lettori.