PENDOLARIA -TROFEO CARONTE: QUAL è IL MEZZO PIù VELOCE PER ARRIVARE IN CITTà?
Vince il pendolare in treno+tram

 

Nell´ambito di Pendolaria, la campagna nazionale di Legambiente che ha come obiettivo 1000 nuovi treni per i pendolari, questa mattina Legambiente, Assoutenti, Federconsumatori e FILT CGIL hanno organizzato la sfida fra due pendolari, chi scegliendo l’auto privata e chi il treno per percorre i 14 km di distanza fra le Terme Euganee e il centro della città.

Ha vinto il treno + tram con un percorso netto di soli 23 minuti dalla Stazione di Montegrotto Terme alla sede della Provincia; partenza alle 8.25 sul treno regionale proveniente da Bologna, arrivo in stazione di Padova alle 8,38 con 2 minuti di anticipo rispetto all’orario previsto e salita sul tram in partenza alle 8.42. Arrivo in piazza Antenore davanti alla Provincia in perfetto orario alle 8.48, con una velocità media di 36,5km/h

Chi ha scelto l’auto ha parcheggiato in Prato della Valle alle 8.58 arrivando in Provincia alle 9,05, ben 17 minuti dopo chi ha scelto di usare solo i mezzi pubblici, con una velocità media di 21 km/h.
Un dato che premia i 47.000 pendolari giorno che scelgono il treno (il 9% del pendolarismo su Padova).

Ma oltre alla mobilitazione di Pendolaria per avere Più treni meno smog, prima fra tutte la richiesta a FS di introdurre i nuovi treni ViValto sulla linea da Bologna che raddoppiano la capienza e permettono un viaggio di maggiore qualità, Legambiente, Assoutenti, Federconsumatori e FILT CGIL chiedono agli Enti Locali di investire maggiormente sul ferro. Quattro le richieste.

1. Nuove fermate in stazioni già esistenti
Obiettivo di breve periodo, che non comporta voci di spese aggiuntive ma accordi tecnici.
Legambiente nel 2005 ha calcolato in 190 le fermate/giorno effettuate da Regionali ed Interregionali nelle stazioni suburbane a Padova, rispetto a 227 treni locali in transito. Fare sostare tutti questi treni significa aumentare di 1/5 l´attuale offerta ai passeggeri.

Serve quindi un tavolo tecnico fra Comuni dell´area metropolitana, Provincia, Regione, RFI e Trenitalia per definire le potenzialità non ancora espresse su tutte e quattro le linee.

2. Adeguamento ad uso passeggeri della linea Padova – Interporto
E´ strategico concentrare le risorse sull´ammodernamento della linea esistente Padova Interporto di 6,5 km, oggi utilizzata solo per i merci nelle ore notturne.

La trasformazione ad uso passeggeri, progetto caldeggiato anche da Boschetti Presidente ZIP, offrirebbe una linea di metropolitana per la ZIP che dopo il Centro esercita la maggiore attrazione di traffico in Padova (circa il 18%). Un asse di importanza strategica visti i nuovi insediamenti direzionali, che potrebbe ospitare tre fermate, distanziate di poco meno di 2 km (ad es. in area Maroncelli, Padova Uno e Camin).

3. Nuova fermata a Campo di Marte
Entro il 2010 Padova sarà interessata dalla Metropolitana di superficie (SMFR) per le tratte nord ed est, con le nuove fermate a San Lazzaro e San Bellino.

Ma per avere un servizio capillare bisogna prevedere fermate anche lungo l´arco ovest, dove sorgono quartieri popolosi (Armistizio, Sacra Famiglia e Chiesanuova) con difficoltà viabilistiche, e nuovi poli di attrazione interprovinciale come l´Ospedale dei Colli. Prima fra tutte serve la stazione a Campo di Marte dove esistono già i binari. Ma in prospettiva bene ha fatto il Consiglio di Quartiere 5 ad indicare come strategiche nel PAT anche le nuove fermate a Mandria e Brusegana.

4. Gronda SUD Abano Interporto
Il sistema di metropolitana ferroviaria non può essere completo senza la realizzazione delle gronda sud, la Abano Interporto per completare l´anello ferroviario intorno a tutta la città. E´ un tracciato di 17 chilometri, complanare alla autostrada con stazioni passeggeri a Ponte San Nicolò, Legnaro-Agripolis ed Albignasego, costerà 250 milioni di euro già accantonate da RFI che ha prodotto un primo progetto preliminare, sicuramente criticabile per alcuni impatti nel territorio. E´ stato anche siglato un accordo tra Regione, Provincia ed RFI nel novembre 2005 ed è indicata nel PATI metropolitano. E´ una occasione che Padova non può lasciarsi sfuggire e sulla quale la Provincia deve esercitare un ruolo chiaro ed attivo che fino ad oggi è mancato, riservando invece le sue attenzioni a progetti come il GRA che non fanno diminuire il traffico privato anzi lo incentiva.

Andrea Nicolello Vicepresidente Legambiente Padova
Paolo Tollio, segretario provinciale FILT CGIL
Davide Grisafi, portavoce Assoutenti Padova
Mara Bedin, Presidente Federconsumatori Padova