Da mercoledì 23 a venerdì 25 i volontari di Legambiente, Filt, Assoutenti e Federconsumatori saranno di fronte all´ingresso della stazione di Padova dalle 16,30 alle 18,30 per raccogliere firme tra i viaggiatori sull´appello nazionale Più Treni Meno Smog.
E´ una iniziativa inserita nella campagna nazionale Pendolaria 2008 che chiede il rilancio del trasporto ferroviario pendolare, fondamentale per rispondere adeguatamente ai problemi di congestione e inquinamento delle città italiane. Treni nuovi, puliti e puntuali sono la migliore garanzia per spostare traffico dalle strade, ridurre incidenti e emissioni di CO2 responsabili dei cambiamenti climatici del Pianeta.
A Padova le richieste nazionali si precisano in una proposta al Governatore Galan, quella di promuovere la mobilità sostenibile imitando la Puglia, che dal 1° agosto 2007 ha abolito il biglietto “supplemento bici” di 3,5 euro, di cui si farà ora carico la Regione: trasportare in Puglia la bicicletta al seguito sui treni regionali di Trenitalia è dunque gratuito perché considerato un comportamento utile ad abbattere le emissioni climalteranti.
Ma il sostegno all´´intermodalità treno + bici, dove si unisce la velocità e la sicurezza della ferrovia con l´elevata capacità di penetrazione nel territorio garantita dalla bici, trova concretezza anche in altre regioni. In Lombardia ad esempio da anni esiste l’ abbonamento annuale per il trasporto bici al seguito a soli 42 Euro. Altro documento di viaggio “agevolato” è il biglietto 24h per il trasporto bici a tariffa ridotta (Low-ticket: 2,05 anziché 3,50 Euro).
Realtà differenti che si muovono e sperimentano l´intermodalità fra diversi vettori, mentre nel padovano aspettiamo da 8 anni che si realizzi il biglietto integrato treno + autobus.
Il piano industriale presentato da TrenItalia “Un piano per 1000 nuovi treni per i pendolari entro il 2011” prevede un investimento complessivo di 6,4 miliardi, parte finanziato dallo Stato e parte dal Piano di investimento di FS. Ma nella Finanziaria 2008 la prima tranche di 300milioni di euro che avrebbe permesso una prima svolta con l´aumento dell´offerta media del 70-80% è sparita.
Eppure per strade e autostrade le risorse sono consistenti. Per le opere della Legge Obiettivo sono previsti 3.612milioni di euro da investire attraverso impegni quindicennali per le opere proposte dal Ministro Di Pietro. Ossia, soprattutto per nuove autostrade che richiedono ingenti investimenti pubblici come la Pedemontana Lombarda, la Pedemontana Veneta, la Ravenna – Venezia, solo per citare le più note.
Lasciare in uno stato di degrado il trasporto ferroviario pendolare sarebbe un errore imperdonabile, che avrebbe come conseguenza l´aggravio dei problemi di congestione stradale, di inquinamento e di emissioni di CO2.