Sette segnalazioni in due anni, tante sono quelle inviate dai residenti della prima Arcella, ad APS-Acegas, lamentando i disservizi nella raccolta rifiuti. In particolare il lunedì e martedì mattina i cassonetti delle vie Menabuoi, Storlato, Selvatico, Liberi, Jacopo da Montagnana (clicca sul nome della via per vedere le foto corrispondenti) sono stracolmi di rifiuti, i coperchi rimangono completamente aperti con evidenti problemi d’igiene, odori sgradevoli, oltre ad essere un deterrente nei confronti dei cittadini che vogliono conferire in modo corretto i rifiuti differenziandoli. Anche Legambiente aveva segnalato il problema con il censimento Cassonetto Selvaggio dello scorso settembre.
“Come residenti abbiamo continuamente segnalato il problema all’azienda – la prima risale al maggio 2005 – ricorda Renata Casetta di via Stornato – chiedendo l’anticipo al primo giorno della settimana del giro di raccolta, accompagnando ogni volta le denuncie con documentazione fotografica. Di segnalazioni ne abbiamo fatte sette in due anni, ma dall’azienda mai nessuna risposta eccettuata una lettera prestampata che informava che la segnalazione era stata protocollata e rivolta all’ufficio competente. Ma non si è visto nessun miglioramento”.
Legambiente si unisce ai residenti nel sollecitare una vera risposta da parte di APS Acegas. Una settimana fa Alessandro Baroncini, vicedirettore APS-Acegas intervenendo sulla stampa locale annunciava che il servizio in zona veniva potenziato, indicando nei cittadini la causa del degrado perchè “non pochi residenti, dimostrando scarso senso civico, abbandonando i rifiuti fuori dai cassonetti”. Per Legambiente Baroncini è smentito dai fatti, perché anche questa settimana ancora una volta i cassonetti del secco sono stracolmi e anche quelli dell’umido sono rimasti fino a mercoledì in condizioni pietose, proprio perché i residenti – quelli che il Vicedirettore accusa di mancato senso civico – hanno continuato correttamente a conferire in maniera differenziata i rifiuti per non abbandonare i sacchetti per strada: (vedi foto allegata di via dall’Arzare.)
E quale messaggio APS Acegas manda ai bambini della scuola elementare Salvo d’Acquisto (vedi foto via Bach)? Non sono episodi isolati, conclude Legambiente: informeremo costantemente l’Assessorato all’Ambiente del Comune che paga APS-Acegas per il servizio affinché vigili se i servizi appaltati sono effettivamente svolti. Informeremo anche l’ARPAV perché verifichi se sussistono pericoli per la salute pubblica.