Ieri è stato raggiunto il limite di legge annuale del Pm10: 35 giorni di superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo d’aria.
“Dall’inizio dell’anno – dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova, nonostante febbraio e marzo siano stati molto piovosi, a Padova si sono già verificati 35 giorni di superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo d’aria.
Così siamo entrati – nel diciottesimo anno consecutivo in cui Padova è fuorilegge per l’aria che respiriamo e la nostra città è di gran lunga la maglia nera del Veneto.
Così i superamenti al 26 marzo: Padova 35 giorni, Venezia 32, Treviso 26, Vicenza 25, Verona 23, Rovigo 22, Belluno 24.
“Per anni- continua Passi non sono state messe in atto serie azioni strutturali di contrasto allo smog da parte delle amministrazioni comunali che si sono succedute. Solo con la Giunta Giordani qualcosa si muove: si progetta la nuova linea del Tram, la Bicipolitana, il rafforzamento di alcune linee di bus, si lavora il PUMS (Piano mobilità sostenibile).
Ma per il momento sì appena scalfito il problema del traffico principale fonte dello smog a Padova. Serve – continua Passi, oltre alle doverose misure temporanee invernali, che vanno inasprite, una politica permanente, che riducano traffico e smog. Bisogna ragionare su un ticket di ingresso a Padova per i veicoli più inquinanti, rilanciare il trasporto pubblico locale, ( finalizzando parte dei milioni di euro incassati con le multe degli autovelox ) aumentando la frequenza delle corse dei bus. Bisogna creare parcheggi scambiatori, a basso costo, in tutti i punti di entrata e aumentare le tariffe di quelli più vicini al centro. E’ necessario istituire aree a ciclabilità diffusa nel centro e nei quartieri, portando il limite di velocità per le auto a 30 km l’ora. Va difesa la ZTL tenendo i varchi attivi di giorno e di notte. Serve un portale per il Car pooling locale (condivisione dell’auto da parte di più persone che fanno un identico tragitto) e potenziare il carsharing.