Legambiente Veneto commenta a caldo le notizie che danno per certo che Assessore Conta proporrà il blocco dei mezzi non catalizzati in Regione, come misura anti Pm10.
“Bisognerà sapere, per valutare a fondo, quanto lunga sarà la durata del provvedimento proposto, e quanto ampia l’area coinvolta – dichiara Lucio Passi, della Segreteria regionale di Legambiente Veneto – ma una cosa intanto si può dire. E’ finalmente una presa d’atto – certo inadeguata, e certo in ritardo di anni (la legge italiana sul Pm10 è del 2002 – DMA 60/02- e la normativa europea addirittura del ’99) che l’inquinamento da micropolveri è causato principalmente dal traffico e che si deve combattere principalmente su scala regionale, come da noi sempre sostenuto.
Ma è già un passo in avanti rispetto alla posizione negazionista del precedente Assessore regionale all’ambiente Chisso. “Diciamo che è un riconoscimento “politico”, ma clamorosamente in ritardo, visto la gravità della situazione. Legambiente infatti ricorda l’ultimo studio dell’OMS “Effetti sulla salute dell’inquinamento dovuto ai trasporti” secondo il quale l’inquinamento dell’aria legato alla mobilità causa ogni anno la morte di decine di migliaia di persone in Europa.
Per l’OMS le autorità non affrontano ancora sufficientemente la difficile sfida di ridurre i rischi per la salute e l’ambiente. “Va ribadito che sul piano tecnico-scientifico Conta ha scelto la misura più inutile e di facciata: è universalmente noto, data l’esperienza degli anni scorsi in varie città e regioni, che bloccare solo le no kat e i vecchi diesel non serve a nulla. Oltre ad essere socialmente discriminatorio – conclude Legambiente.