PM10, DOPPIATI OGGI I 35 GIORNI FUORI LIMITE “CONSENTITI PER LEGGE”. Le proposte di Legambiente

Dall’inizio dell’anno sono 70 i giorni in cui abbiamo respirato aria inquinata dalle polveri sottili (PM10) esattamente il doppio dei 35 per i quali la legge permette di derogare.

In realtà per tutelare la nostra salute nessun giorno dovrebbe vedere il superamento del limite di legge giornaliero (50 microgrammi di PM10 per metro cubo d’aria). Infatti, secondo secondo l’Unione Europea, ben più attenta dei governi italiani alla tutela della salute dall’inquinamento, la deroga dei 35 giorni avrebbe dovuto scomparire già da qualche anno. Anche a livello di provvedimenti antismog dovremmo prendere esempio dall’Europa. A Padova siamo ancora fermi al blocco degli euro 2 diesel quando in Germania, ed esempio, gli euro 3 non possono più circolare nelle zone più densamente urbanizzate. Inoltre, sempre in Germania dal 2008 è obbligatorio esporre sul vetro dell’automobile un  bollino che attesta la categoria inquinante del veicolo. Fanno cosi: nessun bollino (Benzina Euro 0, Diesel Euro 0 ed Euro 1);  bollino rosso (Diesel Euro 2); bollino giallo (Diesel Euro3); bollino verde (Benzina dall’Euro 1 in avanti e Diesel Euro 4 o superiori). Dovremmo adottare un metodo simile anche a Padova per facilitare i controlli della polizia municipale.

L’Amministrazione comunale non può continuare con le misure tampone nei mesi invernali. Dall’inizio del 2012 tra ozono e PM10 abbiamo complessivamente registrato 160 superamenti dei limite di legge. Servono misure strutturali di limitazione del traffico, fonte principale dello smog. Bisogna iniziare a lavorare almeno sul controllo e moderazione del traffico in entrata in città (250mila spostamenti al giorno): questo si può fare con l’Ecopass o con il sistema dei crediti degli accessi in città. Si abbassi inoltre il limite di velocità a 30km orari in tutta la città per garantire maggiore sicurezza a pedoni e ciclisti, incentivando così spostamenti senz’auto per i percorsi urbani.