PM10: ECCO L’ESCALATION – 7 GIORNI CONSECUTIVI OLTRE I LIMITE CON PICCHI OLTRE I 100 MICROGRAMMI

LEGAMBIENTE: "SI ALLERTI LA POPOLAZIONE"
Le polveri sottili riprendono a raggiungere livelli pericolosi per la salute di tutti noi.
Ieri siamo arrivati al settimo giorno consecutivo di superamento del limite di legge giornaliero fissato in 50 microgrammi per metro cubo d’aria.. Stiamo entrando nel periodo peggiore per quanto riguarda il Pm10 dice Lucio Passi, Coordinatore di Legambiente Padova- quello che durerà fino ad aprile. Il limite è stato superato già lunedì scorso, con 51 microgrammi per metro cubo daria, martedì con 58, mercoledì 61, giovedì 82, venerdì 101, sabato 110 e Domenica 99,5.

Legambiente auspica che il Comune avvii subito una giornaliera campagna di comunicazione affinché i cittadini sappiano quando l’aria è inquinata oltre il limite di legge e possano prendere almeno le precauzioni possibili. Nel frattempo speriamo che la Regione la finisca di baloccarsi con l’dea di effettuare il blocco delle non catalizzate, misura del tutto inefficace, e metta sul tavolo un pacchetto di provvedimenti seri-conclude Passi.

Ma cosa fare mentre il livello di micropolveri è così alto? "Per proteggersi individualmente – a parlare è Rina Guadagnini, responsabile Scientifica di Legambiente Padova, va limitata il più possibile la permanenza all’aperto soprattutto in strade molto trafficate, in particolar modo per bambini, anziani e soggetti che già accusano malattie respiratorie. E non è proprio il caso di fare attività fisiche o sportive all’aperto che comportino iperventilazione.

"Va infatti ricordato -continua Guadagnini, – che gli effetti sulla salute si manifestano nella popolazione in risposta alle variazioni di breve periodo dei livelli di inquinamento, cioè proprio in presenza di picchi come questi, soprattutto se perdurano.

Le indagini epidemiologiche rilevano l’aumento di effetti acuti: dall’aggravamento di sintomi respiratori e cardiaci in soggetti predisposti, al comparire di infezioni respiratorie, da crisi di asma bronchiale fino a disturbi circolatori ed ischemici, e nei casi più gravi alla morte.

Gli ultimi studi

Di inquinamento ci si ammala. E si muore.

Questo, in estrema sintesi, è il risultato del MISA-2, un grande studio pianificato di metanalisi sugli effetti a breve termine degli inquinanti atmosferici (CO, NO2, SO2, PM10 e Ozono) rilevati nel periodo 1996-2002 in 15 città italiane (9 milioni di abitanti).

Lo studio italiano MISA-2, si affianca ad altri studi europei e statunitensi dei quali condivide la metodologia pervenendo a risultati comparabili. I risultati dello studio smentiscono, ancora una volta, che leffetto negativo dellinquinamento atmosferico si limiti allanticipazione di pochi giorni del decesso di soggetti già fortemente compromessi. MISA-2 mostra un eccesso di morti statisticamente significativo che va ben al di là della semplice anticipazione di decessi che si sarebbero verificati comunque. Laumento di mortalità cardiovascolare si manifesta entro i 4 giorni successivi al picco di inquinamento e, come era prevedibile, limpatto più forte riguarda la mortalità per cause respiratorie. Dallo studio si ricava che, se in Italia il limite previsto per il Pm10 e lN02 fosse già rispettato, si sarebbero potuti risparmiare rispettivamente 900 e 1400 decessi correlati.

Sono conclusioni analoghe a quelle raggiunte dallaggiornamento dello studio dellOrganizzazione Mondiale della Sanità reso noto a fine giugno, che stima che nei centri urbani europei, a causa del Pm10 si arrivino a perdere anche 9 mesi di vita.