Ieri è stato raggiunto il limite di legge annuale del Pm10. “Infatti dall’inizio dell’anno – dichiara Lucio Passi, responsabile politiche antismog di Legambiente Padova – nella nostra città si sono già verificati 35 giorni di superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo d’aria.
Stiamo entrando così nel diciannovesimo anno consecutivo in cui Padova è fuorilegge per l’aria che respiriamo. Preoccupa inoltre che il raggiungimento del limite annuale che sia avvenuto così presto: lo scorso anno il limite fu raggiunto quasi un mese dopo, il 26 marzo,
“Per il momento sì è appena scalfito il problema del traffico principale fonte dello smog a Padova – continua Passi. “Certo qualcosa si muove, ma non abbastanza velocemente ed alle volte in modo contraddittorio (Prandina docet): si progetta la nuova linea del Tram, la Bicipolitana, che però è lontana dall’essere messa in cantiere. Positivo il bus a chiamata notturno, ma a quando il rafforzamento delle linee di forza dei bus? Si lavora il PUMS (Piano mobilità sostenibile), ma troppi scenari sono ancora privi di certezze. Serve, oltre alle doverose limitazioni del traffico invernali, una politica permanente, che riduca traffico e smog. Bisogna ragionare su un tiket di ingresso a Padova, con tariffe che aumentano proporzionalmente a quanto un’auto inquina, rilanciare il trasporto pubblico locale, (finalizzando parte dei milioni di euro incassati con le multe degli autovelox ) aumentando la frequenza delle corse dei bus e realizzando nuove corsie preferenziali. Bisogna creare parcheggi scambiatori, a basso costo, in tutti i punti di entrata in città, serviti dai bus e aumentare le tariffe di quelli più vicini al centro, mentre l’apertura del park alla Prandina e la previsione di farne un altro al PP1, vanno in tutt’altra direzione. E’ necessario istituire aree a ciclabilità diffusa nel centro e nei quartieri, portando il limite di velocità per le auto a 30 km l’ora. Serve un portale per il Car pooling locale (condivisione dell’auto da parte di più persone che fanno un identico tragitto) e potenziare il carsharing”.