PM10: LEGAMBIENTE “IL PROBLEMA E’ DRAMMMATICAMENTE SOTTOVALUTATO, «IL TRAFFICO UCCIDE GIA’ OTTOCENTOMILA PERSONE ALL’ANNO>

Ottocentomila morti all’anno per cause legate all’inquinamento in tutto il mondo. Centomila, invece, i decessi in Europa a causa del traffico
veicolare. Sono le stime fatte dall’Organizzazione mondiale della Sanità sul pedaggio che paghiamo a causa dell’inquinamento atmosferico e di quello
veicolare. «In quest’ultimo caso, i componenti principali – spiega Rina Guadagnini – è il PM10. Per Pm10 si intende una definizione che raccoglie al suo interno un po’ di tutto: metalli, polveri, cristalli, idrocarburi policiclici. Causa effetti acuti e cronici.  Può peggiorare lo stato di salute di persone colpite da malattie respiratorie o cardiovascolari, ma può anche causarne la comparsa nel lungo periodo. E soprattutto è la seconda causa di insorgenza del tumore al polmone dopo il fumo. Studi dell’Oms sulle otto principali città italiane hanno evidenziato  l’impatto sulla salute dell’inquinamento veicolare, ma questo non significa che le città medie o piccole siano al riparo da questi problemi. E nemmeno  le città che si trovano in zone che dovrebbero avere l’aria più pura.
Inoltre non c’è una soglia limite: Per l ‘Oms per il PM10 non è possibile segnalare un valore di soglia,  al di sotto del quale l’impatto sulla salute è quasi inesistente: anche minime concentrazioni possono causare  effetti sanitari. L’Unione Europea ha previsto comunque che entro il 2010  le città non debbano superare la soglia di 20 microgrammi per metro cubo  come media annuale. Purtroppo siamo ancora lontani da questi valori.