“Le dichiarazioni rese dal presidente della Provincia Vittorio Casarin nei giorni scorsi, devono far riflettere seriamente il sindaco Flavio Zanonato e la Giunta sull’opportunità di continuare con il progetto di realizzare l’auditorium in Piazzale Boschetti. La Provincia sta vendendo a privati l’area PP1 (via Trieste) avuta dal Comune in cambio di Piazzale Boschetti. Così tra auditorium a Boschetti ed edificazioni private al PP1, avremo una nuova grande cementificazione a ridosso delle mura e del Piovego” a parlare sono Sergio Lironi presidente Legambiente Padova, Elio Franzin presidente Amissi del Piovego.
“Il Presidente della Provincia Vittorio Casarin ha rifiutato la proposta di permuta, dell’area di piazzale Boschetti (attualmente di proprietà della Provincia) avanzata dal sindaco Flavio Zanonato, con solo una quota parte (pari a 25.000 metri cubi) della volumetria edificabile prevista sulle aree di proprietà comunale del PP1. In questa area infatti il Comune usufruisce di un diritto edificatorio pari a 40.000 metri cubi, ma di questa volumetria circa 15.000 metri cubi vengono richiesti dal Comune alla Provincia per costruire il nuovo conservatorio. Se così fosse, il nuovo conservatorio sarebbe collegato anche fisicamente al nuovo auditorium che l’amministrazione comunale ha deciso di costruire a piazzale Boschetti sulle rive del Piovego e davanti alle mura cinquecentesche.
Il deciso pronunciamento del Presidente Casarin comporta, a nostro avviso, un radicale cambiamento della scelta del terreno sul quale costruire sia il nuovo auditorium che il nuovo conservatorio.
Autorevoli docenti di conservatorio hanno sempre ribadito che le due istituzioni musicali conservatorio ed auditorium, devono essere strettamente collegate anche fisicamente poiché si integrano a vicenda. La posizione espressa dal Presidente Casarin comporta pertanto, a nostro avviso, la ricerca e l’individuazione di una nuova località dove costruire assieme il conservatorio e l’auditorium dando vita alla Cittadella della musica.
In alternativa noi proponiamo un progetto di radicale ristrutturazione di tutto l’ambito urbano fra il PP1 e piazzale Boschetti che preveda, fra l’altro, l’interramento di via Trieste recuperando così il sedime utile e necessario per costruire l’auditorium rispettando le rive del Piovego e le mura cinquecentesche.
Va ricordato che la cubatura concessa alla Provincia dalla Regione Veneto, pari a 35.000 metri cubi, è stata data in deroga al Piano regolatore con apposita Variante urbanistica di cui noi chiediamo la revoca immediata con relativo ritorno alla volumetria dei due edifici novecenteschi di via Trieste sui quali giustamente la Soprintendenza ha posto il vincolo di tutela architettonico ambientale.