Progetto CLIPAD: prevenire è meglio che curare. Applicando Kyoto

La protezione del clima rappresenta un aspetto fondamentale della politica ambientale della Provincia di Padova. Il Progetto “CLIPAD” (CLIma PADova, clicca qui per la prima e seconda parte del progetto) nasce con l’obiettivo reale di creare una diffusa consapevolezza sulle problematiche legate al cambiamento climatico e a compensare le emissioni di gas serra prodotte, attraverso investimenti in riforestazione, efficienza energetica, edilizia a basso consumo energetico o progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili.

Ogni programmazione territoriale prevede opere e infrastrutture che sono causa di emissioni e in particolare di gas ad effetto serra. Con questo progetto di area vasta si intende mettere a sistema una serie di interventi pratici e fattibili in grado di essere progettati e realizzati in un momento ideale: durante la pianificazione del territorio, durante la progettazione di opere e infrastrutture che avranno una grande influenza per l’ambiente.

In sintesi il progetto CLIPAD è uno strumento a disposizione dei comuni per calcolare compensazioni ambientali e nello specifico ridurre le emissioni dei gas serra; è uno strumento per applicare il protocollo di Kyoto.

La compensazione potrà essere realizzata mediante interventi direttamente nel territorio, attraverso l’acquisizione di crediti di emissione, attraverso l’acquisizione di certificati nell’ambito dei meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto o di altri schemi volontari di riduzione delle emissioni. Il progetto è articolato principalmente sulla riduzione dei consumi energetici e sull’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

Il calcolo dei risparmi energetici e delle emissioni evitate corrispondenti vengono eseguiti attraverso degli indicatori energetico-ambientali considerando, per il calcolo del risparmio energetico, le schede di calcolo formulate dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG) per l’ottenimento dei titoli di efficienza (T.E.E.) da parte delle ESCO. In riferimento ai T.E.E. si è ritenuto opportuno utilizzare per il progetto CLIPAD degli indicatori di risparmio conformi alle disposizioni dei Decreti Ministeriali 20 luglio 2004 utilizzando la medesima metodologia standardizzata definita dalla AEEG. Tale scelta permetterà di uniformare le schede di calcolo alle schede tecniche emesse dall’AEEG e di aggiungere un plus valore alle azioni dell’Amministrazione Pubblica nel mercato dei T.E.E..

L’applicazione di un indicatore consente di stimare, in funzione della tipologia di intervento, il Risparmio Lordo (RL) come differenza dei consumi di energia primaria prima e dopo la realizzazione di un intervento o di un progetto, misurato in tonnellate equivalenti di petrolio (tep); è possibile calcolarne anche direttamente il Risparmio Lordo di CO2 equivalente emessa in atmosfera.

La scelta di usare il tep come unità di misura per la maggior parte degli indicatori è nata dalla necessità di unificare le unità di misure per le varie azioni considerate. Il tep infatti è l’unità di misura dell’energia più usata negli ambienti scientifici a livello internazionale ed è quella utilizzata dalla Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG), ente responsabile della regolamentazione energetica in Italia.

Naturalmente il Risparmio Lordo espresso in TEP si tradurrà anch’esso in un risparmio di emissioni di gas serra tramite l’utilizzo di appositi fattori di conversione.

Per perseguire l’autofinanziamento del CLIPAD, sarà necessario trovare partner pubblici e privati che assicurino le risorse necessarie alla realizzazione di progetti e/o all’acquisto di crediti che permettano la compensazione della CO2 prodotta. In questo le ESCO locali potrebbero assumere un grande ruolo di supporto per comuni e mondo delle imprese.

I Comuni della Provincia, aderenti al P.A.T.I. dell’area metropolitana, per applicare il Progetto CLIPAD, dovranno fissare degli obiettivi quantitativi di riduzione dei gas serra e programmare opere ed intereventi che abbiano come risultato una riduzione delle emissioni stesse. Il progetto prevede altre due fasi: l’implementazione di un software per l’automatizzazione del modello di calcolo e l’elaborazione di un regolamento edilizio in grado di favorire lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e l’uso delle varie tecniche di risparmio energetico nel settore edilizio.

Il territorio padovano è in fase di programmazione a più livelli. Non sprechiamo questa occasione. Prevenire è meglio che curare.

Andrea Dian – Consulente Provincia di Padova