In questi ultimi cinque mesi la politica padovana non ha dato risposte concrete su questo nostro pacchetto di misure che cercava di affrontare il trasporto in un’ottica di sistema. Contemporaneamente però, anche grazie al nostro impegno, vi sono state alcune dichiarazioni e prese di posizione di amministratori che costituiscono novità sostanziali e che vogliamo approfondire nel dibattito di mercoledì 10 maggio.
Risorse per il trasporto pubblico: in un Veneto dove scontiamo un finanziamento da parte della Regione fra i più bassi d’Italia, fermo ad una quota per km del 1996, il Sindaco Zanonato non si è detto contrario ad immaginare un provvedimento per Padova simile al road pricing londinese i cui proventi economici servano per finanziare il TPL, così come ha chiesto il tempo di mandare a regime il sistema delle telecamere in ZTL per definire la percentuale delle sanzioni da destinare al sistema degli autobus.
Biglietto unico: se ne parla da 7 anni (lo prevede la legge regionale 25 del 1998), è la bigliettazione elettronica che consentirà di utilizzare un unico documento di viaggio per tutta la rete provinciale: bus urbani, extraurbani, treni. Ma solo nel 2002 è stato siglato un protocollo d’intesa tra Comune e Provincia di Padova e le aziende interessate. Da tempo denunciamo ritardi in questo progetto che ha visto solo APS procedere con le sperimentazioni.
Ci domandiamo se i ritardi sul Sistema Tariffario Integrato siano dovuti ad interessi singoli che prevalgano su quelli più generali della città e degli utenti. Abbiamo chiesto alla Provincia di esercitare il suo ruolo di autorità di bacino e di stringere i tempi su questa scelta che rappresenta una incentivazione all’utilizzo del trasporto collettivo. L’assessore Verza ha condiviso la nostra analisi, ora però aspettiamo le scelte conseguenti. Se l’adozione della bigliettazione elettronica non è ancora possib ile per motivi di tecnologia non risolti, si scelga la strada più tradizionale del biglietto cartaceo come avviene in molte altre zone d’Italia, con un protocollo fra le aziende per garantire quote di ricavi pari agli attuali e che definisca la percentuale per la suddivisione degli eventuali introiti aggiuntivi in base ai passeggeri attuali trasportati. Dalla Provincia attendiamo un segnale politico chiaro su un progetto atteso da molti anni dagli utenti che merita di essere sbloccato.
Sul fronte dell’innovazione tariffaria sono tante le azioni che si possono sperimentare in città per conquistare nuova utenza: biglietto unico urbano per l’intera fascia di morbida (h. 9,00 – 13,00), biglietto 3 fermate a 50 centesimi, ridurre a 3 i componenti per il biglietto famiglia ed estenderlo nelle ore pomeridiane feriali in corrispondenza dall’uscita da scuola.
Su questi argomenti il Sindaco Zanonato ha lanciato l’idea della Carta Padova per chi vive e lavora in città. Una suggestione che ci è piaciuta e che vorremmo approfondire, magari trasformandola in carta dei servizi con il coinvolgimento delle associazioni di categoria.
Intermodalità: dai media locali si apprende che si è sbloccata la possibilità di realizzare un centro di intermodalità in stazione, che coinvolgerà ferro, tram e gomma urbana ed extraurbana. Ma non sono chiari i confini dell’operazione ne tanto meno se esista un progetto più complessivo di tutta l’area che in un futuro non molto lontano sarà coinvolta anche nei lavorii per l’alta velocità, nuovi edifici tra cui alberghi in concessione a Centostazioni e il passaggio dell’arco di Giano in zona Arcella che si deve porre l’obiettivo di migliorare l’accessibilità dei passeggeri dal lato nord.
Sono questi i grandi temi, strategici per il futuro prossimo della mobilità sostenibile in città, che poniamo in discussione mercoledì 10 maggio alle ore 21,00 in sala Paladin con Flavio Zanonato, Ivo Rossi e Mario Verza. Non parleremo di tram, in un momento in cui tempi, costi e altri aspetti della sua messa in opera sono in via di definizione. Uno scenario che si aggiorna di giorno in giorno. La notizia di uno slittamento dell’inaugurazione del tram di 3 mesi presenta sicuramente anche unaspetto positivo: ora c’è tempo affinchè il complesso ridisegno delle linee degli autobus in funzione del tram non sia solo comunicato alla città ma anche discusso e condiviso.
Lo chiediamo da sempre, ci aspettiamo l’apertura di un confronto, ora ci sono alcuni mesi in più per farlo, se ciò non dovesse accadere sarebbe un pessimo segnale, il prevalere di una visione solo tecnica del nuovo mezzo, a cui cercheremo di ovviare con la nostra capacità organizzativa e di coinv olgimento degli utenti.
Assoutenti, Federconsumatori, Legambiente e Filt-Cgil