Legambiente condanna gli scontri causati ieri dai cosiddetti disubbidienti a Palazzo Moroni ed esprime solidarietà al viglile ferito. L’azione dei disobbedienti è ancor più strumentale alla luce delle possibili soluzioni di modifica della vaibilità in centro storico a favore della ciclabilità, in discussione in questi giorni tra varie associazioni, tra cui Legambiente e Amici della Bicicletta e l’assessore alla Mobilità Rossi.
Infatti è in programma per il 27 un ulteriore incontro che dvorebbe mettere a punto la soluzione già adottata a Ferrara nel proprio centro storico dal 1998: i sensi unici doppi senso per ciclisti, cioè corsie ciclabili riservate per garantire il doppio senso per i ciclisti nelle strade a senso unico. A Padova la realizzazione può essere quasi immediata e a costi minimi. Si può ricorrere ad un tracciato stradale giallo, o ove risultasse deturpante (ad es. in strade con pavimentazione antica) si può ricorrere alla segnaletica verticale. La segnaletica in vigore consente di affiancare al divieto di transito o al senso vietato l’opzione “eccetto velocipedi” dove alla vetusta parola imposta dal codice si più sostituire il più immediato simbolo della bicicletta. Questo consente alle bici di procedere contromano, ma come avvisare chi si immete regolarmente nel senso unico? Ci soccorre anche in questo caso la segnaletica europea che prevede un cartello indicatore della direzione obbligatoria integrato dal segnale di pericolo di doppio senso di circolazione e dal simbolo omologato della bicicletta.