Non riusciamo proprio a comprendere – dichiara Lorenzo Cabrelle del Direttivo di Legambiente Padova – come il Sindaco possa continuare ad ostinarsi a tenere in vita il progetto di Kada per l’auditorium in Piazzale Boschetti, visto il mancato finanziamento della fondazione Cariparo. Legambiente, che non è mai stata contro l’auditorium, ma che si è sempre battuta contro la sua sbagliata localizzazione (dal punto di vista urbanistico ed ambientale) in quell’area trova invece convincente la proposta di realizzarlo nell’ex Tesoreria della Cassa di Risparmio in piazza Eremitani. Qui è gia pronto un progetto di riconversione firmato dallo studio di architettura Carli/Moschino, che costa meno della metà dell’opera progettata da Kada.
Al sindaco di Padova chiediamo, a questo punto, di restituire ai padovani lo spazio a verde, che il grande urbanista Piccinato aveva previsto nell’area di Piazzale Boschetti nel suo piano regolatore della città.
La scelta di cementificare Piazzale Boschetti –continua Legambiente – sottraendola alla destinazione originaria a verde pubblico, è stata attuata grazie ad una serie di operazioni di pura speculazione edilizia, operata non da disinvolti imprenditori ma dai rappresentanti istituzionali della Provincia e del Comune, prima il sindaco Giustina Destro e poi Flavio Zanonato.
La restituzione del verde pubblico è quindi un atto di riparazione urbanistica, che ci si deve attendere da un sindaco che è stato delegato dai cittadini non a fare speculazioni immobiliari ma ad attuare lo sviluppo della città in modo sostenibile ed equilibrato, senza stravolgere le scelte originarie, soprattutto quando sono confermate dal nuovo Piano di Assetto del Territorio (PAT), che ha previsto la formazione di un Parco delle Acque e delle Mura che non può non ricomprendere l’ansa del Piovego dove insiste Piazzale Boschetti.
Non ci sono reali impedimenti per questa operazione di risanamento ambientale, in quanto l’Auditorium può trovare sede nell’ex. Tesoreria della Cassa di Risparmio, che è in grado di assicurare una sala di più di 1000 posti, più che sufficiente per le esigenze cittadine.
Per quanto riguarda il progetto di Kada, già pagato dal comune, si potrebbe destinarlo ad altro uso pubblico e collocarlo altrove, magari in Piazza Azzurri d’Italia all’Arcella, nobilitando così l’area centrale del più grande quartiere cittadino, dove peraltro si sta studiando un progetto di recupero urbanistico che prevede anche un processo partecipativo.
Per quanto riguarda, infine, i volumi edificabili previsti nell’area di Piazzale Boschetti, il comune può benissimo applicare a sé gli istituti dei crediti edilizi e della compensazione edilizia, trasferendo tali volumi in altra parte della città dove, magari, una nuove edificazione può avere un senso per sviluppare rioni ancora disarticolati e privi di servizi come S. Lazzaro o Granze.”