SICUREZZA ED AUTONOMIA DEI PEDONI
Una nuova campagna di denuncia e proposte sull’adeguatezza delle strutture

IL PRIMO CASO: VIA GALILEO GALILEI:

Molti marciapiedi di Padova non sono a norma, e quel che è peggio gli interventi di manutenzione storicamente realizzati dal Comune non pongono mai  rimedio a questa carenza. Per evitare il ripetersi di questa situazione – recentemente l’amministrazione ha stanziato nove milioni di euro che i Quartieri dovranno spendere entro Agosto per la manutenzione di strade e marciapiedi –  Legambiente chiederà un incontro con tutti i Consigli di Quartiere sui criteri sulla base dei quali eseguire i prossimi lavori.

 

Ma per dar forza alle proprie proposte realizzerà periodicamente dossier particolareggiati sulle situazioni più emblematiche.

 

Qual è il busillis? Nonostante il Codice della Strada detti: il marciapiede deve avere una larghezza di 150 cm ed essere libero da ostacoli di qualsiasi genere” come sempre in Italia fatta la regola si consentono le deroghe, dovute ai motivi più vari. Nella pratica questa formula permette molti abusi, perché il criterio seguito è quello di garantire la massima sezione possibile della carreggiata e se possibile i parcheggio (auto uber alles).

 

E’ ciò che è avvenuto nell’intervento di adeguamento della via G.Galilei, realizzato di recente, con una spesa deliberata d 228.000 euro.

 

 

DOSSIER VIA GALIELO GALILEI

 

A cura di Raffaella Poli e Lorenzo Cabrelle di Legambiente

 

 

Il caso è emblematico perché la breve via a cavallo tra via S.Francesco e via del Santo è una strada ad alto tasso di pedonalità: vi si trovano la scuola materna Vittorino da Feltre (80 alunni), la scuola media Pascoli (300 alunni), l’Istituto Magistrale Duca d’Aosta (770 studenti), nonché una frequentata aula studio universitaria. Era necessario quindi realizzare marciapiedi sufficienti e sicuri, uno spazio di rispetto davanti alle scuole, posteggi sufficienti per le bici e  moderare la velocità.
Invece sono stati realizzati interventi incongrui:

 

Sul lato sinistro provenendo da via del Santo è stato realizzata una lastricatura non rialzata né altrimenti protetta, di sezione inferiore ad 80 cm, che non rispetta i requisiti minimi per poter essere definita marciapiede. Di fronte all’aula universitaria la  lastricatura si riduce, addirittura, a 25 cm a causa di due ingombranti portarifiuti, che si configurano, tra come barriera architettonica, disattendendo il dettato della legge quadro n. 104 del 1992.  Questa lastricatura scompare dopo l’ingresso dell’Istituto Magistrale, con la conseguenza che le 2 uscite di sicurezza della scuola media e superiore ed altri 15 accessi, tra cui quello di un collegio universitario, si aprono direttamente sulla strada. Inoltre sono stati posizionati dieci cassonetti a ridosso del filo fabbricativo, che sul tratto terminale ha anche una pericolosa sporgenza, per cui i pedoni che percorrono questo lato di via Galilei non possono far altro che andare in mezzo alla strada.

 

Davanti alla scuola materna la situazione peggiora ancora: c’era lo spazio per un piccolo slargo salvabambini e un passaggio pedonale protetto, che non sono stati fatti. ll bordo a raso realizzato, inferiore a 80 cm non consente neppure il passaggio di una mamma con bambino a mano e sul lato di fronte staziona una fila ininterrotta di auto in sosta abusiva anche sulle strisce pedonali realizzate senza alcuna protezione.

 

Nessun moderatore limita la velocità delle auto in transito, neanche di fronte all’asilo.

 

Su ogni lato poi i marciapiedi sono costantemente invasi da decine di biciclette perché per tutta la via c’è una sola  ghiera da 5/6 posti.

 

L’irregolarità della misura e del disegno dei marciapiedi non può essere giustificata con la mancanza di spazio in quanto di fronte all’asilo la strada è larga 7,10 metri, ossia ha una larghezza tale che anche sottraendo 3 metri per due marciapiedi, sarebbero rimasti 4 metri abbondanti; una larghezza più che sufficiente per una carreggiata. Si sacrificano i marciapiedi ma viene implicitamente favorito il parcheggio abusivo.

 

Lungo  la via sarebbero permessi in tutto 6 posti auto per i residenti e 2 per carico-scarico, in realtà tra auto e furgoni sono normalmente parcheggiati una quindicina di automezzi.

 

Anche se i lavori sono terminati Legambiente chiede almeno alcuni correttivi di minima:

 

  • che almeno si posizioni in corrispondenza della scuola materna una ghiera per le bici in modo tale da impedire il parcheggio abusivo e nel contempo offrire una maggiore possibilità di stazionamento per le bici, evitando così che siano mal parcheggiate.
  • dove manca il marciapiede vengano messi dei paletti e si facciano rispettare i 30 chilometri all’ora, cioè una velocità adatta alla convivenza tra auto e ciclo pedoni.
Nel lanciare la campagna “marciapiedi liberi”,  i pedoni di Legambiente si propongono di proseguire nel controllo dei lavori realizzati dal Comune e invitano gli utenti della strada a segnalare, anche con foto, ogni intervento o situazione che limiti od ostacoli la libera circolazione dei pedoni in condizioni di sicurezza.