“Con un deciso uno-due (ieri la vendita per edificarla di Piazzale Boschetti, oggi l’annullamento della seconda linea del tram) il Sindaco Bitonci sembra voler iniziare a smantellare i pur pochi e tenui elementi alla base di una politica per uno sviluppo ambientalmente sostenibile della città”, dichiara Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova.
“Con 815.000 spostamenti giornalieri di cui 520’000 (il 64%) con l’auto, 175.000 su mezzi pubblici, 120’000 a piedi o in bici – e sono dati vecchi, chiosa Passi, del PGTU del 2002, oggi la istituzione è senz’altro peggiorata a favore dell’auto– è semplicemente una follia cancellare la seconda linea del tram, per giunta già in parte finanziato dalla Stato con 20 milioni di euro.
“L’alluvione automobilistica a Padova sappiamo tutti che problemi comporta: inquinamento sopra il limiti di legge di polveri sottili (PM10), Benzo (a) Pirenze, Ozono, Biossido di Azoto.
I primi due sono riconosciuti come cancerogeni, tutti compromettono la funzionalità respiratoria, soprattutto delle fasce più deboli, facilitando la riduzione della capacità polmonare e l’insorgere di bronchiti, broncopolmoniti, e malattie cardiovascolari anche molto gravi, e diminuendo infine, la speranza di vita.”
Se c’è un modo di salvare la seconda linea del tram si deve fare di tutto per farlo, è l’appello di Legambiente, considerando anche che la prima linea è molto apprezzata dai cittadini.