Mercoledì 12 l’assessore e Vice Sindaco Ivo Rossi ha affermato in commissione Urbanistica che proporrà in Consiglio Comunale il diniego della domanda lottizzazione dell’area di perequazione adiacente al parco Iris. Infatti proprietari e aziende costruttrici non hanno accolto l’invito del Comune di modificare le volumetrie degli edifici, al fine di consentire una maggiore larghezza dell’area da cedere per l’ampliamento del parco Iris.
“Diamo atto all’Amministrazione – commenta Lorenzo Cabrelle di Legambiente Padova – di aver accolto le richieste dei residenti, Comitato Iris, Legambiente, C.d.Q. e diversi consiglieri comunali di bloccare quella speculazione edilizia. Ora però bisogna allontanare in altra area quell’edificazione, utilizzando strumenti urbanistici come crediti edilizi o permute. E’ urgente che l’Amministrazione Comunale ufficializzi in tal senso una propria proposta, per evitare semplici aggiustamenti parziali dei costruttori o ulteriori ricorsi al TAR.
Il vero interesse pubblico – conclude Cabrelle – sta nel non gravare di ulteriore edificazione quello che resta del cuneo verde, previsto tra via Canestrini e via Forcellini dal piano regolatore di Padova redatto dal noto urbanista Piccinato. Un’area che negli ultimi tempi è stata oggetto di significativi allagamenti e che va pertanto considerata a sensibile rischio idraulico e assolutamente inadatta ad accogliere nuova cubatura.
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ps: la foto in alto a sinistra è stata scattata nel 2002 quando iniziarono le prime proteste contro la Variante Urbanistica “Ai servizi” presentata dall’allora Giunta Destro, assessore Riccoboni, che prevedeva la possibilità di edificazioni nei cunei verdi (Basso Isonzo, Iris, Terranegra) grazie all’introduzione della “perequazione”.