La Giunta regionale Veneto ha proposto nella seduta del 14 dicembre 2010 per la discussione in Consiglio Regionale la riduzione del fondo per il finanziamento del trasporto pubblico locale da 278 a 211 milioni di euro per l’anno 2011.

Con queste risorse si chiude il servizio.

Non basterà aumentare i biglietti, ridurre le corse nelle ore di morbida, razionalizzare quello che resta del servizio, per garantire la sussistenza in vita di un servizio di trasporto pubblico. Se si diradano le corse è inevitabile che si diradano gli utenti e le rimesse da traffico e di conseguenza il vortice senza fine dell’abisso del fu trasporto pubblico locale.

Il rischio, nemmeno velato, è che si garantisca solo un servizio sociale inadeguato, senza dignità, caritatevole per l’utenza debole che non ce la fa economicamente a passare all’auto privata (studenti, lavoratori a basso reddito, pensionati, casalinghe, migranti).

Vi supplichiamo di rifare i conti, in quanto è sostenibile dal servizio in Veneto, vista la “minimalità” del servizio offerto, un taglio concordato con le Provincie, Comuni,aziende, sindacati che stia sulla quota di razionalizzazione delle spese con accorpamenti e fusioni, riordino della rete, eliminazione di sovrapposizioni.
Tutto ciò vale economicamente il mantenimento dell’attuale finanziamento trattandosi di uno dei più bassi a livello nazionale per chilometro percorso.

Il decreto Mille proroghe forse ci restituirà una parte dei 67 milioni di euro che la previsione della Giunta Regionale taglia nel 2011.
La quota mancante deve necessariamente essere recuperata nelle pieghe del bilancio pena la scomparsa del servizio.

La Giunta Regionale ci deve convocare, quanto prima, per spiegarci cosa significa: “abbiamo deciso che è prioritario tutelare il trasporto pubblico”.
In carenza di tempestivo confronto avvieremo nei giorni p.v. le iniziative sindacali più opportune.