“Per il terzo giorno consecutivo (da sabato 20 a lunedì 22 agosto) le stazioni di monitoraggio Arpav hanno registrato il superamento della soglia d’attenzione oltre, cioè, i 180 microgrammi per metrocubo d’aria, soglia oltre la quale si possono registrare effetti acuti immediati”. A dichiararlo è Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova.
Il valore per la protezione umana sul lungo periodo (120 microgrammi per metro cubo d’aria ) è invece stato superato per ben 79 giornate, ben di più dei 25 giorni all’anno di sforamento del valore consentiti per legge. Sbaglia chi afferma che questo valore sta diminuendo nel corso degli anni. Infatti nel 2010 i superamenti sono stati 52. Nel triennio 2007-2009 a Padova il valore per la protezione della salute umana è stato mediamente di 40 superamenti annui.
“Ozono d’estate e Pm10 negli altri mesi – conclude Passi – ripropongono con forza, alla città ed all’Amministrazione, quello dello smog come grande problema ambientale e sanitario. Gli interventi per diminuire il volume del traffico, fonte primaria dello smog, appaiono ancora ampiamente insufficienti. A Padova bisognerebbe diminuire di almeno di almeno un quarto i circa seicentomila spostamenti giornalieri di persone e merci su auto e furgoni.