Un anello lungo… 15 anni

Sabato 23 febbraio alle ore 9.30 presso l’Hotel Petrarca di Montegrotto Terme, avrà luogo un convegno inerente il tema dell’Anello ciclabile dei Colli Euganei. L’appuntamento si svilupperà su due sezioni all’interno delle quali si parlerà del progetto di piste ciclabili sui colli e dell’importanza del cicloturismo oggi; interverranno Albano Marcarini, Pierluigi Dal Rì, Gianni Sandon, l’assessore provinciale all’Ambiente Roberto Marcato e il Presidente del Parco Colli Euganei Chiara Matteazzi mentre Antonio Dalla Venezia; Presidente FIAB Nazionale, modererà il dibattito. L’evento è promosso da FIAB, dal Coordinamento Associazioni Parco Colli Euganei e dall’Associazione Villa Draghi.
Da ormai quasi 15 anni tutte le associazioni ambientaliste stanno sollecitando la realizzazione dell’anello ciclabile attorno ai Colli, una infrastruttura “dolce” che valorizzerebbe un percorso ricchissimo di emergenze storiche, culturali e paesaggistiche, aprendo la prospettiva di una infinità di altrettanto attraenti collegamenti verso l’interno e verso l’esterno dell’anello stesso.
Nell’ormai lontano 1994 le Associazioni hanno presentato una dettagliata proposta progettuale al Parco; nell’ottobre ’97 hanno organizzato un convegno a Lozzo presentando anche un filmato con le riprese aeree di tutto il percorso; nel febbraio del 2000 hanno organizzato un altro convegno a Este con tutti gli amministratori interessati.
Tutti si sono sempre dichiarati favorevoli al progetto, ma in pratica la sua realizzazione è ancora lontana dall’essere realtà.
La stessa parte che si ritiene già attuata (quella sud, da Battaglia a Vo’, passando per Monselice, Este, Lozzo) presenta in realtà tutta una serie di situazioni critiche che la rendono poco praticabile (manca del tutto la segnaletica, mancano gli attraversamenti di tutti i centri toccati, il fondo in diversi tratti è troppo disagevole, vi sono molti punti estremamente pericolosi, non c’è nessuna struttura di servizio e di arredo…).
Ma i problemi maggiori riguardano la parte restante, quella nord, che dopo Vo’ tocca Bastia, Frassanelle, Treponti, Bresseo, Praglia, Tramonte, lambisce la città termale di Abano e Montegrotto e torna a Battaglia.
Qui in concreto non c’è ancora un metro realizzato, ma dopo quasi 8 anni si è arrivati al progetto esecutivo. Era partito, il progetto della parte nord, nel dicembre 2001. Nel marzo 2006, dopo tutta una serie di varianti successive, Provincia, Parco e Comuni interessati hanno sottoscritto un Accordo di Programma per l’approvazione del progetto definitivo, Accordo che la Regione ha a sua volta approvato il 15.11.2006.
Il 18.6.2007 è seguita l’approvazione da parte della Giunta provinciale del progetto esecutivo. Un risultato che le associazioni sono state costrette ad accogliere senza l’auspicato entusiasmo data la sistematica esclusione da ogni collaborazione cui sono state sottoposte, anche a fronte di suggerimenti e proposte che se accolti avrebbero forse comportato un risparmio di tempo e di risorse e un risultato più convincente.
A complicare le cose è sopravvenuto, nel luglio scorso, quello sconcertante episodio dell’opposizione dell’abate di Praglia al passaggio dell’anello sotto la mura di recinzione dell’abbazia. Per soddisfare le richieste dell’abate, invero incomprensibili e immotivate, la Provincia il 5 novembre scorso ha “rimodulato” il progetto appena approvato. In sostanza ha stralciato il tratto di Praglia, ma anche (forse per coprire il “favore” troppo scoperto all’abate) altri 3 tratti in comune di Teolo e di Rovolon, riservandosi di trovare per questi delle nuove soluzioni progettuali (che comunque temiamo siano nettamente peggiorative di quelle previste attualmente).
La situazione nel suo complesso presenta quindi tutta una serie di problemi ancora aperti e giustifica la preoccupazione di chi teme che si sia ancora lontani dal completamento di quest’opera. Un’opera che può evidentemente produrre tutte le sue positive potenzialità solo una volta che sia stata realizzata nel suo insieme.
In questa situazione ancora una volta tutte le associazioni ambientaliste hanno preso l’iniziativa di organizzare una manifestazione pubblica con l’obiettivo di attirare l’attenzione di tutti sulla necessità che finalmente questo significativo progetto arrivi in porto.

Gianni Sandon – Coordinamento Associazioni Ambientaliste