UN BUON PIANO APS PER LA MOBILITA’
Legambiente, Filt, Federconsumatori e Assoutenti:”Ora il comune risponda positivamente”

E´ un dato politico di grande significato che il vertice di APS Mobilità abbia consegnato al Comune, insieme al bilancio  semestrale 2007, una relazione che individua nell´aumento della velocità commerciale e nella politica della sosta le due priorità per migliorare i conti aziendali. E´ quanto sostengono da anni FILT, Legambiente, Federconsumatori e Assoutenti stanno proponendo da anni: si può e si deve risanare il bilancio attraverso scelte che migliorino contemporaneamente la qualità del servizio e attirino nuovi utenti.

Di fronte a queste ripetute crisi economiche le proposte che le aziende fanno ai loro comuni è abitualmente quella di aumentare il costo dei biglietti. Operazione semplicistica, che non tiene conto che molti cittadini scelgono il trasporto pubblico perché opzione irrinunciabile, spesso dettata da questioni economiche (lo sceglie per motivi economici il 50% secondo ricerca 2006 dei Mobility Manager).

Fra le cinque proposte di APS al Comune per primo si parla della necessità di aumentare la velocità commerciale (attualmente la più bassa del Veneto) e si dimostra, con uno studio analitico linea per linea e corsa per corsa, che l’aumento di 2 km/h corrisponde ad un abbattimento dei costi tale da portare a pareggio il bilancio aziendale. Offrendo contemporaneamente un servizio migliore all´utenza, fatto di puntualità e velocità.

La seconda proposta riguarda la politica della sosta. Si propone al Comune di aumentare il numero degli stalli a pagamento, considerando anche zone fuori dalla ristretta cerchia del centro storico e di aumentare il costo della sosta. Una politica dei cerchi concentrici, resa oggi ancor più necessaria con l’inaugurazione di tre nuovi parcheggi scambiatori in periferia. Una politica anche per disincentivare l’uso dell’auto sempre e comunque, che si ispira al motto "chi inquina paga" e contiene elementi di ridistribuzione del reddito. Un calcolo esemplificativo dimostra che con un aumento di .50 cent (è una tariffa che non varia dal 2003) si avrebbero circa 1,4 milioni di euro di ricavi da investire in autobus (sarebbe possibile aumentare le frequenze, magari quelle serali).

            Se questo sono le analisi di APS ora la palla passa alla proprietà, cioè Giunta e Consiglio comunale, che sono oggi messi in condizione di valutare l’impatto, anche "solo" economico, di quanto FILT, Legambiente, Federconsumatori e Assoutenti stanno proponendo da anni. Che sia la volta buona per avere nuove corsie preferenziali ed un sistema di bus più puntale e meno costoso per la collettività?

L´Amministrazione comunale deve aver ben presente che ogni volta che mette in campo politiche ambientali e di sostegno al trasporto pubblico (come le targhe alterne fino al 2005 o l´incremento delle frequenze nel 2006) queste "pagano" sempre in termini di aumento degli utenti. Contemporaneamente serve che APS non aspetti che sia solo il Comune a compiere scelte coraggiose, ma si attrezzi per conquistare nuova utenza. Come? Con l´entrata in funzione del tram e la tratta nord a fine 2008 diventa obbligatorio la revisione delle linee. Che questo sia un processo pubblico che coinvolge la città, le associazioni, gli utenti proponendo e discutendo nuovi percorsi e linee che riescano a servire nuove realtà urbane, nuovi punti di attrazione commerciali e lavorativi, che ripensi i collegamenti con l´ospedale, che migliori la qualità dei servizi a terra (informazioni, paline e pensiline, sito, ecc.). Mentre da tutti, Provincia, Comune, aziende del trasporto ci aspettiamo che sciolgano definitivamente le riserve sul biglietto unico, una scelta tariffaria a favore degli utenti che aspettiamo da troppi anni.

 
Paolo Tollio – segretario FILT CGIL, Sergio Lironi – Presidente Legambiente Padova,
Mara Bedin – Presidente Federconsumatori Padova, Davide Grisafi – Assoutenti, delegato provinciale