E dunque – sottolinea Lucio Passi – ha ragione l´assessore Bicciato quando parla della necessità di uno sforzo importante in termini di investimenti e di innovazione nelle politiche locali, in particolare sul fronte dei trasporti. Secondo Legambiente serve definire una politica complessiva da parte del Comune, che assegni ad ogni singolo settore obiettivi di riduzione, accompagnati da azioni specifiche da perseguire, risultati da raggiungere, tempi da rispettare. Un "Piano per il Clima", insomma. Di quanto dobbiamo ridurre il traffico e le sue emissioni per rispettare il protocollo di Kyoto?. Ed il settore edilizio, oltre a costruire meno, che accorgimenti deve prendere? E di quanto dobbiamo promuovere le energie rinnovabili o il risparmio energetico? E i rifiuti: di quanto dobbiamo aumentare riciclaggio e raccolta differenziata? Queste sono le risposte che deve saper dare l´Amministrazione Zanonato. I cambiamenti climatici, causati dall´effetto serra, che "di colpo" ci siamo trovati addosso – nonostante scienziati e ambientalisti lanciassero allarmi da più di un ventennio – impongono a tutti di fare la propria parte, Padova compresa. Legambiente per parte sua ha attivato in collaborazione con il CdQ 5 lo sportello energia, che fornisce ai cittadini informazione pratiche per risparmiare energia in casa o usare le fonti rinnovabili. La sede è in Piazza Napoli, 74 – Tel. 049 8205048,sito internet www.sportelloenergiapd.blogspot.com
UN MILIONE E MEZZO DI TONNELLATE DI CO2 PRODOTTE DA PADOVA
Per rispettare Kyoto bisogna tagliarne almeno 250mila
Venerdì 16 febbraio è l´anniversario del Protocollo di Kyoto, l´accordo internazionale contro l´effetto serra e i mutamenti climatici, e in città si svolgono una serie di iniziative informative e simboliche, per limitare i consumi energetici, organizzate dal Comune ma anche da Legambiente. "La risposta della città è ottima- sostiene Lucio Passi, coordinatore di Legambiente Padova, ma va intesa come punto di partenza. Infatti anche Padova fornisce il suo robusto contributo all´effetto serra: secondo l´ARPAV un milione e mezzo di tonnellate di anidride carbonica (Co2) o gas serra equivalenti, all´anno. (VEDI TEBELLA NEL DOSSIER ALLEGATO)
"Perciò – secondo Legambiente – serve definire una politica complessiva da parte del Comune che assegni ad ogni singolo settore obiettivi di riduzione, accompagnati da azioni specifiche da perseguire e scadenze temporali.
"Per prima cosa – afferma Rina Guadagnini, responsabile scientifica di Legambiente Padova – è necessario stabilire gli obiettivi di riduzione. Sappiamo ad esempio quanta Co2 produce la nostra città, grazie all´elaborazione ARAPV-APAT. Nel 2000 erano 1.423.810,59 tonnellate all´anno. Quante emissioni dobbiamo allora ridurre?Inizialmente il protocollo di Kioto ha assegnato all´Italia l´obiettivo di diminuire, rispetto ai livelli delle emissioni del 1990, Il 6,5%: obiettivo da raggiungere entro il 2012. Ma l´Italia invece di diminuire le emissioni, le ha aumentate del 12,2% (ultimo dato APAT 2004). Ciò significa che per mettersi in regola con Kioto la strada si fa sempre più in salita. Anche Padova ha seguito questa evoluzione? Bisognerebbe saperlo, per poter iniziare a definire obiettivi locali di riduzione. Se fosse così affinché Padova rispetti l´accordo di Kioto non basterebbe diminuire entro 5 anni la sua produzione di Co2 del 6,5%, cioè di circa 90 mila tonnellate. La cifra sarebbe assai più consistente: Padova dovrebbe tagliare circa 250.000 tonnellate" conclude Guadagnini.
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