Persa un’altra occasione per limitare la circolazione dei SUV
A due settimane dall’inizio della prima fase operativa dei varchi elettronici di accesso alla ZTL non si placano le numerose polemiche da parte di chi non vuole accettare l’innovazione.
Legambiente, che da tempo ha dichiarato il proprio appoggio all’iniziativa ritiene necessario, a questo punto, ritornare sulla vicenda.
“Per prima cosa – esordisce Lucio Passi, Coordinatore di Legambiente Padova – va ricordato che impedire l’accesso alla Zona a Traffico Limitato ai non abilitati, è nulla di più di un atto dovuto. Per troppi anni si sono tollerati abusi e infrazioni. Dire di no alle telecamere ai varchi significa in realtà dire di no alla ZTL, che esiste da molti anni. La ZTL invece è utile, non solo per proteggere e valorizzare un’area delicata come quella del centro storico, ma anche per scoraggiare in generale il traffico d’attraversamento in tutta la città, e il conseguente inquinamento. Per questo motivo non è possibile accettare le ricorrenti richieste delle Associazioni dei commercianti di creare parcheggi a ridosso dalla Zona Blu. La cosa contrasta con l’obiettivo di scoraggiare l’idea di avvicinarsi il più possibile al centro in auto invece di utilizzare mezzi pubblici e biciclette. Senza contare che i siti indicati sono ancora una volta Piazze come quella degli Eremitani. Se le piazze fossero parcheggi le avrebbero chiamate direttamente così, non credete?”
“Piuttosto sarebbe interessante sapere – continua Passi- se i circa trentamila permessi di circolazione in Zona Blu concessi dall’Amministrazione sono di più o di meno di quelli degli scorsi anni. Questo dato, a quanto mi risulta, non è stato comunicato agli organi di informazione, mentre il paragone sarebbe fondamentale per capire quanto sia forte la volontà da parte dell’Amministrazione di contenere il traffico, sia per iniziare a valutare se tutti i permessi dati siano legittimi o indispensabili.”
“Con la revisione dei permessi per la ZTL una occasione certamente perduta, da parte dell’Amministrazione è stata quella della limitazione della circolazione dei SUV. Se è già opinabile che i fuoristrada possano circolare in città, è sicuramente inaccettabile che possano circolare nelle struttura viaria medioevale e rinascimentale delle zone storiche. Come suggerito da Legambiente, e come in attuazione a Firenze, in fase di revisione dei permessi per la zona Blu, il Comune avrebbe potuto e dovuto non concedere la possibilità di accesso ai pesanti e pericolosi fuoristrada.”