E’ possibile ridurre l’impatto della strada alternativa a via Guizza? E’ possibile salvare le ultime aree verdi e ottenere il grande parco tra la Guizza e Sant’Agostino?
Legambiente e Comitato Guizza ritengono di sì. Negli ultimi mesi abbiamo elaborato nuove proposte. Per presentarli e discuterli coi residenti è stata organizzata una assemblea mercoledì 7 marzo ore 21,00 nella sala di Quartiere di via Santa Maria Assunta (di fronte Cinema PortoAstra).
I progetti del Comitato Guizza e Legambiente riguardano la realizzazione di una grande rotatoria attorno al nuovo PEEP di via Fogazzaro, di una serie di misure di moderazione del traffico lungo la nuova strada ma soprattutto fanno i conti con i metri cubi di cemento previsti nella lottizzazione dell’area di via Gozzano.
“Abbiamo ragionato su alcuni strumenti urbanistici che la nuova legge regionale prevede – crediti edilizi, perequazione ad arcipelago – e ora siamo pronti con una proposta di piano guida di interesse pubblico per quest’area che parta del bisogno di un grande parco in quartiere. Conti urbanistici alla mano riteniamo che alla Guizza possa sorgere un nuovo grande parco di 100.000 mq in accordo con il Comune di Albignasego. Ma la nuova strada così come è stata pensata interferisce nel progetto.
Per questo chiediamo un segnale forte di disponibilità al Comune, la sospensione dei cantieri per la discussione di un piano complessivo su quest’area che tenga conto di quanto emerso nel laboratorio della Guizza, delle 1.700 firme raccolte a novembre in quartiere contro questo tipo di strada (così non è a favore di chi ci abita ma porta dentro l’abitato il traffico della Conselvana e di chi è diretto al nuovo Ipercity di Albignasego) e delle idee che stanno emergendo nel laboratorio partecipativo sul PAT di quartiere.
Il progetto di una strada alternativa è di Menorello. Lo contestammo da subito senza stupirci che l’idea provenisse da chi non credeva nel trasporto pubblico. Ma sorprende che la Giunta di centrosinistra, che nel programma elettorale scrive: “è obiettivo ridurre il traffico privato, l’uso dell’automobile, senza penalizzare il bisogno di mobilità che caratterizza la nostra città. In altre parole si deve favorire ogni sistema di mobilità alternativo all’auto privata” l’abbia fatta propria.
L’anno scorso abbiamo ottenuto dal Comune un percorso partecipativo per i residenti, dove i partecipanti hanno ribadito le obiezioni alla strada e sono stati proposti due scenari per renderla “di quartiere”, minimizzando gli effetti negativi e salvaguardando via Guizza all’uso del tram. Ma l’Amministrazione non ha mai discusso i risultati finali. Solo l’iter per costruirla è proseguito: prima gli espropri, poi il bando ed ora le prime opere.
Forti di 1.700 firme che chiedono di bloccare questo progetto e lette le dichiarazioni dell’assessore Rossi “la strada deve essere di quartiere e non alternativa alla tangenziale”, Legambiente e Comitato Guizza hanno una proposta: opere di moderazione del traffico ma soprattutto sensi unici e restringimenti della carreggiata che devono essere previsti da subito e tutti da realizzare per avere efficacia.
Tempi tecnici e iter amministrativo consentono la sospensione dei cantieri e l’avvio di un tavolo di confronto. Da verificare è la volontà politica.
Tempi tecnici e iter amministrativo consentono la sospensione dei cantieri e l’avvio di un tavolo di confronto. Da verificare è la volontà politica.