“Caldaie a gas? Pezzi da Museo” in Veneto
A Padova l’ottava tappa della campagna d’informazione e advocacy promossa da Legambiente insieme a Kyoto Club sull’importanza di decarbonizzare i sistemi di riscaldamento e raffrescamento
Legambiente: stop alle caldaie a gas nei nuovi edifici e maggiori incentivi per le tecnologie sostenibili. Serve un piano di comunicazione.
È arrivata in Veneto, a Padova, la campagna d’informazione e sensibilizzazione “Caldaie a gas? Pezzi da Museo” promossa da Legambiente e sviluppata con il supporto del Kyoto Club. Tra gli obiettivi dell’iniziativa: spostare i sussidi per le caldaie a gas su tecnologie di riscaldamento sostenibili; ottenere che dal 2025 tutte le caldaie dismesse vengano sostituite, obbligatoriamente, con sistemi di riscaldamento a basso impatto ed efficienti; smettere di promuovere le caldaie a gas come una soluzione sostenibile.
Se vogliamo raggiungere gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni al 2030 e al 2050 e affrancarci dalla dipendenza energetica, dobbiamo intervenire nel settore del riscaldamento, responsabile del 18% delle emissioni di CO2 in Italia. Un risultato raggiungibile, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, solo imponendo uno stop alle installazioni di nuove caldaie alimentate a gas fossile entro il 2025. Basti pensare che, riqualificando ogni anno il 3% del patrimonio edilizio, si potrebbero evitare emissioni di gas climalteranti pari a 22 milioni di tonnellate di CO2 al 2030 e si risparmierebbero 12 miliardi di metri cubi di gas, pari al 16% dei consumi totali di gas fossile. Un contributo climatico sicuramente importante e determinante, che si affiancherebbe ai benefici locali in termini di inquinamento atmosferico, ma anche a quelli economici, grazie alla riduzione dei costi in bolletta.
Legambiente Padova questa mattina ha incontrato l’Assessore all’Ambiente Andrea Ragona, al quale – oltre che i contenuti della campagna – sono state presentate anche alcune valutazioni sullo stato del contesto energetico cittadino, nonché sono state avanzate alcune specifiche richieste.
Legambiente propone di prevedere, per gli edifici di di nuova costruzione o di demolizione e ricostruzione, l’obbligo di installare sistemi di riscaldamento sostenibili quali: pompe di calore, pannelli, solari termici e caldaie a biomasse, sia come sistemi autonomi che centralizzati grazie alle reti di teleriscaldamento, andando quindi a intervenire con maggiore precisione sull’attuale e più generico articolo 38.5 del regolamento edilizio comunale.
Inoltre, Legambiente chiede di incentivare, medianti sussidi e sgravi fiscali le tecnologie sopra citate per gli edifici esistenti e di elaborare un capillare piano di comunicazione al fine di sensibilizzare e informare la cittadinanza sulle alternative ai sistemi di riscaldamento a gas.
“La revisione della Direttiva Europea sulla Prestazione Energetica degli Edifici, più nota come Direttiva sulle Case Green, approvata dal parlamento europeo a marzo, va verso lo stop all’ installazione di nuovi sistemi di riscaldamento alimentati con combustibili fossili. In una città come Padova, che è pure indicata dalla Commissione Europea tra le 100 Natural Cities con l’obiettivo di neutralità carbonica al 2030, è bene cominciare a pensare per tempo a questa rivoluzione, anticipando quelli che saranno gli scenari europei”, dichiara Francesco Tosato, Vicepresidente di Legambiente Padova.
Durante l’incontro si è evidenziato come, nel difficile contesto energetico attuale, il riscaldamento domestico alimentato da fonti fossili, tra caldaie a gasolio e gas, sia tra i più diffusi in Italia, contribuendo ogni anno al 17,7% delle emissioni di anidride carbonica nazionali. Si tratta delle stesse fonti fossili, con particolare riferimento al gas, che attualmente sono oggetto di speculazione e aumento dei prezzi energetici, portando grandi difficoltà a imprese e famiglie.
L’Assessore all’Ambiente del Comune di Padova Andrea Ragona commenta: “L’impegno della nostra Amministrazione ha una direzione chiara, ovvero la neutralità climatica al 2030 come richiesto dalla Commissione Europea. Siamo consapevoli di quanto l’ambito dei riscaldamenti degli edifici incida sulle emissioni e sulla qualità della nostra aria. Oltre a lavorare sulle limitazioni all’uso degli impianti vetusti e inquinanti, abbiamo in campo diverse iniziative come ad esempio lo Sportello Energia, che ha anche il ruolo di informare e supportare i cittadini nella scelta di tipologia dei sistemi di riscaldamento. La decarbonizzazione degli edifici residenziali privati è un obiettivo ambizioso che per essere raggiunto ha bisogno di un impegno istituzionale su diversi livelli, a partire da forme di incentivo stabili e significative. Anche su questo il nostro impegno è massimo, a partire dal nostro regolamento edilizio fino al lavoro per individuare forme di collaborazione con altri enti per una transizione energetica della nostra città.”
La mattinata è iniziata alle 10:00 con l’allestimento del Museo delle Caldaie in via VIII Febbraio 1848, antistante alla sede del Comune di Padova. Nel corso della mattinata sono state numerose le persone che si sono fermate incuriosite dall’appariscente installazione che ha reinterpretato alcuni dei più famosi dipinti del passato e pezzi archeologici, in una rappresentazione plastica del fatto che ormai le caldaie a gas sono da considerare, appunto, dei pezzi da museo.